Pisa, Internet Festival: la rete a supporto delle emergenze territoriali e della resilienza

Domani, all'Internet festival di Pisa, meteorologi, scienziati, rappresentanti delle Istituzioni, comunicatori e mondo produttivo si incontreranno per parlare, ognuno per la propria competenza ed esperienza, del ruolo del web nella comunicazione del rischio e della resilienza. Intervista a Turi Caggegi

Saranno quattro i convegni che, su proposta di Turi Caggegi, giornalista pioniere del web italiano, digital champion, appassionato di meteo e vulcani, si svolgeranno domani 9 ottobre nell'ambito dell'Internet Festival di Pisa.
Turi Caggegi, da sempre alla ricerca di nuovi percorsi per rendere più efficiente la comunicazione, soprattutto nell'ambito delle emergenze e della prevenzione dei rischi naturali e ambientali, ha organizzato quattro momenti di incontro e approfondimento sui temi della difesa territoriale, prevenzione e global warming:
Lo stesso Caggegi sarà moderatore dei quattro convegni.

Turi Caggegi perché ha ritenuto importante portare questi temi all'internet festival?
"Ho sempre pensato che la tecnologia e in particolare la Rete possa fornire un grande supporto per mitigare i rischi legati a fenomeni "naturali" (anche se spesso sono gli uomini a esporsi stupidamente con comportamenti assurdi) come alluvioni, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche e così via. Ho proposto questi temi e ho subito trovato grande disponibilità e sensibilità nella dirigenza del Festival, primo fra tutti il direttore Claudio Giua e la PM Adriana De Cesare".

Il pay off del festival è "forme di futuro": quale forma prevede per il futuro di questo Paese, dal punto di vista del dissesto idrogeologico, osservato, gestito e comunicato attraverso la lente del web?
"Sono ottimista. Vedo che sia pure con grande fatica aumenta la consapevolezza della situazione in cui viviamo soprattutto per via di ultradecennali scelte dissennate di gestione del territorio. In questo senso i big data, gli open data, la possibilità di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione da parte dei cittadini grazie alla Rete penso possano costituire un grande stimolo per spingere tutti i soggetti che hanno competenza ad intervenire per la mitigazione dei rischi. Un processo lungo, senza dubbio: ma l'importante è cominciare e fare più in fretta possibile. L'esperienza di Italia Sicura, voluta dal Governo Renzi, penso sia positiva e fa ben sperare perché indica la direzione in cui andare".

Parlando di comunicazione in emergenza, tre aggettivi che ne definiscano i contorni essenziali:
"Quattro: tempestiva, affidabile, comprensibile, pervasiva. Su questo tema c'è un grande dibattito anche in Italia e anche a livello di Protezione Civile. Non esiste la soluzione perfetta, ci vuole responsabilità e rapidità. È necessario probabilmente sperimentare sul campo con tutti gli strumenti a disposizione e affinare la metodologia con l'esperienza, informando e formando in modo capillare la popolazione".

Il meteo è da sempre una Sua passione, quale evoluzione ha notato nella comunicazione web e social delle previsioni meteo nel tempo? Cosa ne apprezza e cosa invece ne deplora?
"La rete, il web, i social sono strumenti fantastici e molto potenti per la comunicazione. Nel meteo (come in altri settori) il problema è che a volte la comunicazione viene declinata verso il sensazionalismo, che attira qualche click su qualche sito web ma fa danni enormi. I danni delle "bufale", annunci roboanti di situazioni che poi non si verificano. In questo modo si "droga" il cittadino, che alla lunga non crederà più neanche alle informazioni scientificamente fondate. In Italia paghiamo anche l'assenza di un servizio meteorologico civile in grado di comunicare correttamente su web e soprattutto sui social".

Resilienza: termine che ormai si sente e si legge ovunque si parli di catastrofi naturali, cambiamenti climatici, necessità di adeguamento dei nostri stili di vita ad una realtà che muta: nella vita di tutti i giorni Lei è resiliente?
"La resilienza è il concetto che coinvolge sia i comportamenti individuali sia le scelte delle Istituzioni e della politica. Per quanto riguarda i primi è necessario che ogni cittadino abbia sufficienti conoscenze del posto in cui vive, dei rischi presenti nel suo territorio e delle misure di prevenzione e corretti comportamenti da adottare. In questo senso  penso, sì, di essere resiliente"

Infine, quale feedback si aspetta da questi incontri?
"Spero, soprattutto grazie ai tanti esperti che hanno accettato di partecipare a questi incontri, di contribuire a far aumentare la consapevolezza dei cittadini e la loro voglia di partecipazione al processo decisionale per la mitigazione dei rischi. Ogni progresso è importante: comportamenti corretti e immediatamente applicabili, per esempio, possono salvare molte vite ed evitare enormi danni".
 

Patrizia Calzolari

Programma dei convegni e relatori:


Dissesto idrogeologico e prevenzione: Tecnologie e Politiche del Territorio
venerdì 9 ottobre 10:30 - 11:40 - Scuola Superiore Sant'Anna- Piazza Santa Caterina, 4-6, Pisa








 





















La Comunicazione in Emergenza: attori, tecnologie, politiche verso i cittadini
venerdì 9 ottobre  11:50 - 13:20 - Scuola Superiore Sant'Anna- Piazza Santa Caterina, 4-6, Pisa

























Il Meteo come scienza: "bufale", modelli, previsioni e previsori
venerdì 9 ottobre 15:50 - 16:50 - Scuola Superiore Sant'Anna- Piazza Santa Caterina, 4-6, Pisa



































Cambiamenti climatici: dati, scenari e resilienza
venerdì 9 ottobre 17:00 - 18:10 - Scuola Superiore Sant'Anna- Piazza Santa Caterina, 4-6