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La Croce Rossa resta unita: i Corpi Ausiliari non passeranno al Ministero della Difesa

Soddisfazione unanime di tutta la Croce Rossa italiana per il ritiro dell'emendamento al decreto sul terzo settore che prevedeva lo spostamento dei corpi ausiliari CRI alle dipendenze del Ministero della difesa

"Ci appelliamo all'alto patrono della Croce Rossa, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, perché venga fermato immediatamente l'emendamento salvo intese approvato oggi dal Consiglio dei Ministri al decreto sul Terzo settore, per volere del Ministro Pinotti. Chiediamo il ritiro del testo che viola i principi di indipendenza e unità della Croce Rossa: non si possono mettere i Corpi Ausiliari CRI direttamente alle dipendenze del Ministero della Difesa, stravolgendo così i Principi ispiratori delle Convenzioni di Ginevra. Ci auguriamo che Mattarella e Gentiloni intervengano immediatamente, ritirando il testo ed evitando di minare i principi della Croce Rossa che sono riconosciuti anche a livello internazionale".

Scrivevano così il 12 maggio scorso il Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca insieme a tutto il Consiglio Direttivo Nazionale dell'Associazione, in riferimento ad un emendamento al decreto sul terzo settore, approvato "salvo intese" la settimana precedente, e che prevedeva lo spostamento di 5.000 crocerossine e 3.500 volontari del Corpo militare (i cosiddetti "corpi ausiliari") alle alle dipendenze del Ministero della difesa, svincolandoli dagli organi direttivi dell'associazione. Questo avrebbe di fatto creato una situazione senza precedenti, che rischiava di veder sdoppiata la Croce Rossa Italiana in due metà, da una parte i volontari e dall'altra i corpi ausiliari. Parere contrario a questo emendamento era stato espresso anche dal Ministero della salute.

Poi, qualche giorno fa a buona notizia: l'emendamento è stato ritirato, e la CRI ha tirato un sospiro di sollievo.
"Vogliamo ringraziare tutti quelli che si sono mobilitati, per la sensibilità dimostrata nei confronti della Croce Rossa Italiana e dei Principi ispiratori delle Convenzioni di Ginevra - hanno dichiarato in una nota congiunta il Presidente Rocca e il Consiglio Direttivo Nazionale . - Ringraziamo in particolare il sottosegretario Bobba e il ministro Lorenzin e, infine, vogliamo ringraziare il ministro Pinotti per aver riconsiderato la sua posizione".


red/pc