Dissesto idrogeologico FVG: la sicurezza sul But e' il decimo cantiere avviato

Con i lavori per la messa in sicurezza della sponda sinistra del torrente But, a Tolmezzo (UD), il Friuli Venezia Giulia arriva a 10 cantieri avviati contro il dissesto idrogeologico da luglio 2014, mese del riconoscimento alla presidente Serracchiani della qualità di Commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico

Sono 10 i cantieri contro il dissesto idrogeologico attivati da luglio 2014 in Friuli Venezia Giulia. "Il nostro è un territorio particolarmente fragile, quindi essere riusciti a avviare ben dieci cantieri da luglio ad oggi è un motivo d'orgoglio" ha commentato la presidente della Regione Debora Serracchiani, Commissario straordinario per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

Proprio ieri la presidente ha visitato il cantiere per il ripristino della sicurezza nella sponda sinistra del torrente But, nella frazione di Cadunea a Tolmezzo (UD), decimo cantiere avviato. In questi mesi sono stati approvati i progetti esecutivi di dieci interventi di competenza del Servizio regionale difesa del suolo per un totale di 2 milioni 350 mila euro, tra i quali rientrano anche i lavori lungo il torrente But che hanno un importo di 400 mila euro. "Il But è un torrente particolarmente violento quando è in fase di piena e nel suo alveo ci sono dei manufatti che risalgono a una trentina d'anni fa e che sono stati distrutti dalla forza della corrente. Nei pressi degli argini ci sono numerosi insediamenti urbani e metterli in sicurezza è dunque un'urgente esigenza. Oggi intervenire significa mettere in sicurezza questo territorio, i cittadini e rendere meno fragile il Friuli Venezia Giulia" ha sottolineato Serracchiani.

L'intervento in atto - lavori affidati alla ditta Cimenti - consiste nel ripristino di sei dei dieci pennelli, strutture realizzate una trentina di anni fa in conglomerato cementizio e che svolgono un'importante funzione di difesa idraulica. I pennelli danneggiati si presentano oggi in uno stato di dissesto a causa dell'aggressione da parte della corrente e per la presenza di vegetazione spontanea che nel tempo ne ha compromesso l'integrità e la tenuta. I nuovi pennelli verranno realizzati "a scogliera", dunque con tipologia costruttiva più efficace, in pietra proveniente dalla cava di Pramosio. Lungo tutto l'argine è previsto lo sfalcio della vegetazione e il taglio delle alberature spontanee.



Redazione/sm

(fonte: Regione FVG)