Valle d'Aosta, Rendiconto Nivometeorologico 2013/14: valori quasi record di nevicate

E' stato presentato ieri il "Rendiconto Nivometeorologico 2013/2014" della Regione Valle d'Aosta, un documento importante ai fini della riduzione del rischio valanghe, del monitoraggio delle precipitazioni e dei siti valanghivi e per la programmazione degli interventi sul territorio

Inverno con precipitazioni eccezionali per la Regione valle d'Aosta, quello 2013/2014, nettamente al di fuori dei dati consueti registrati negli ultimi anni. E’ questo il dato principale emerso dal Rendiconto Nivometeorologico, un volume elaborato dall’Ufficio neve e valanghe della Regione, realizzato con il supporto tecnico di Fondazione Montagna sicura.

Grazie a questo documento, giunto alla sua 4° edizione, dal 2009 ad oggi sono stati censiti 605  tra nuovi siti valanghivi e valanghe registrate, di questi 141 hanno interessato le strade e 20 hanno pesantemente danneggiato case, rifugi, alpeggi. Uno strumento indispensabile per i professionisti del settore e per coloro che devono studiare gli aspetti scientifici e approfondire i tratti salienti degli inverni valdostani e per chi ha il compito di gestire il territorio e la sua sicurezza.

"E’ un documento importante - ha affermato Mauro Baccega, assessore alla  difesa del suolo  - che ci permette di fare tutta quell’attività di monitoraggio legata al 2013/2014, un anno particolarmente nevoso, e di verificare, approfondire, avere suggestioni da parte di chi vive la montagna e la vive intensamente anche in inverno. Io credo che tutti gli sforzi che l’Amministrazione regionale sta facendo in questa direzione per l’attenuazione del rischio che spesso è imponderabile, siano un investimento importante che cercheremo di confermare nel tempo. Abbiamo delle collaborazioni importanti con Fondazione Montagna sicura che, attraverso una serie di finanziamenti europei, riesce a fare monitoraggi significativi: controlliamo al momento quattro ghiacciai in contemporanea e i risultati sono soddisfacenti, come per le Grandes Jorasses quest’estate.

"Se dovessimo riassumere con un solo termine quello che è stato lo scorso inverno - spiega Valerio Segor, Dirigente all’Assetto idrogeologico dei bacini montani - diremmo sicuramente nevoso. Non tanto per i quantitativi di neve fresca caduti, perché siamo a valori pur importanti ma non certo record. Invece, abbiamo registrato un valore quasi record di nevicate. Se si guardano i giorni con nevicate nei mesi di gennaio e febbraio, si nota subito che siamo a circa due terzi dei giorni complessivi. Questo è un dato significativo. Dal 20 dicembre al 5 marzo abbiamo avuto un susseguirsi di perturbazioni che hanno portato un quantitativo notevole di neve, soprattutto nel settore sud-orientale della regione, un po’ meno in quello nord-occidentale. Ovviamente, a questo tipo di fenomeni sono correlati tutti i fenomeni valanghivi.

I dati raccolti sulle precipitazioni nevose e sui fenomeni valanghivi sono indispensabili anche per la programmazione degli interventi sul territorio: "Diventa sempre più importante - ha infatti dichiarato il presidente della Regione, Augusto Rollandin - poter definire un ordine di priorità, disporre di informazioni sempre più performanti e attendibili che permettano poi una migliore allocazione dei fondi destinati alle opere di protezione, questi sì ridotti sempre di più. Per questo è fondamentale avere dai tecnici e dal mondo scientifico elementi utili per efficaci valutazioni, elementi che possano aiutare chi deve prendere le decisioni a valutare i potenziali danni che potrebbe provocare un determinato evento.

red/pc

(fonte: regione VDA)