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Emilia-Romagna, accordo per soccorrere animali in caso di calamità

L'Accordo con Comuni, associazioni volontariato e Ordine dei veterinari assicurerà maggiore protezione agli animali in caso di emergenza

In aiuto degli animali, per salvarli dalle calamità naturali, garantire loro l'assistenza necessaria in base alla specie e al luogo in cui trovano, per poi cercare di ricongiungerli il prima possibile con i proprietari, la Regione Emilia-Romagna ha messo a punto un accordo - approvato nell'ultima seduta di Giunta e che sarà firmato nei prossimi giorni - che dà il via alla collaborazione istituzionale con i Comuni di Bologna, Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Carpi, Imola, Forlì Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara. E poi Anci Emilia-Romagna, Federazione Regionale Ordini Veterinari e Associazioni di volontariato.

Il testo definisce procedure e modalità da seguire per soccorrere, in caso di calamità le specie di animali d'affezione (non solo cani e gatti), evacuare le strutture che ospitano animali, predisporre l'accoglienza in canili e gattili, allestire i ricoveri temporanei necessari in caso di emergenza e i presidi veterinari mobili.

"La nostra regione - spiega l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi - si è più volte dovuta confrontare con situazioni di emergenza, anche gravi, basti pensare al sisma del 2012. Anche in seguito a quelle esperienze abbiamo definito una risposta adeguata alla domanda di soccorso, recupero, messa in sicurezza, ricongiungimento, gestione degli animali d'affezione, di proprietà e vaganti, in caso di calamità naturali".

In caso di emergenza il testo prevede che le attività siano coordinate dal Servizio veterinario delle Ausl competenti in accordo con l'Agenzia regionale di Protezione civile. Viene inoltre costituito un comitato tecnico regionale, composto da rappresentanti di ogni Comune aderente, dai referenti dei servizi veterinari delle Ausl, di Anci e delle Associazioni. La Regione si fa carico di realizzare percorsi di formazione mirata per il personale operativo e ad attivare in caso di calamità i servizi veterinari delle Ausl. I Comuni gestori di canili e gattili si impegnano invece ad accogliere gli animali che hanno perso temporaneamente i padroni o gli animali vaganti; ad ospitare cani e gatti di canili e gattili danneggiati o lesionati e a predisporre piani di evacuazione delle strutture di propria competenza. 

Dal canto loro le associazioni animaliste si attivano per individuare tra gli iscritti i volontari dedicati alle attività di soccorso degli animali e a favorirne la partecipazione ai percorsi formativi promossi dalla Regione; i Servizi Veterinari, in collaborazione con gli Ordini dei veterinari della Regione, individueranno liberi professionisti da coinvolgere nella attività di soccorso in caso di calamità. L'intesa getta inoltre le basi per realizzare strumenti operativi utili a favorire il ricongiungimento tra gli animali smarriti a causa di calamità e i proprietari, e per assistere le bestiole fino a quando ciò non avvenga.


Red/cb
(Fonte: Ansa)