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Appalti: rischio idrogeologico Calabria, sequestro beni per 2,8 mln

Secondo gli inquirenti i due dirigenti avrebbero utilizzato in modo indebito i fondi pubblici destinandoli alla realizzazione di rilievi cartografici e satellitari irregolari

Beni immobili, conti correnti, quote societarie e attività finanziarie per complessivi 2.851.889 euro sono stati sequestrati dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, su disposizione della procura regionale della Corte dei Conti per la Calabria, a un ex commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico della Calabria (attualmente commissario prefettizio di un comune siciliano) e al suo principale collaboratore

I due dirigenti, secondo gli inquirenti, nel periodo 2011-2015, avevano indebitamente utilizzato fondi pubblici erogati dal ministero per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, destinandoli irregolarmente alla realizzazione di rilievi cartografici e satellitari per lo studio della pericolosità idrogeologica del territorio calabrese, che erano già disponibili e quindi inutili. Per queste condotte, nel settembre 2019 la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Calabria aveva condannato i due dirigenti pubblici a risarcire il ministero, rispettivamente, per 2.164.089 di euro e per 687.800 euro. 

Red/cb
(Fonte: Agi)