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Coronavirus, proclamato il cessate il fuoco nei Paesi in guerra

La richiesta di Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, è stata colta da teatri di guerra come Yemen, Filippine, Camerun e Siria

L'appello fatto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, martedì 24 marzo per il cessate il fuoco in tempi d'epidemia da coronavirus ha sortito il suo effetto. Dopo le sue parole infatti è finalmente giunto in vari paesi martoriati dalla guerra l'ordine di deporre le armi.

Nei teatri di guerra si è subito colta l'opportunità di una tregua. Martin Griffiths, inviato dell'Onu nello Yemen, Paese devastato da cinque anni di guerra, ha annunciato le "risposte positive" per un cessate il fuoco e per una pausa umanitaria giunte sia dai ribelli houthi sia dal governo yemenita per meglio lottare contro il coronavirus. Lo stesso è accaduto in Camerun, dove i ribelli anglofoni delle Forze di difese camerunensi del Sud (Socadef) hanno proclamato un cessate il fuoco temporaneo.

Tre giorni fa, un messaggio analogo è giunto dal Partito comunista delle Filippine, insieme al governo del Paese. E ieri anche le Forze democratiche siriane (Sdf) hanno sostenuto l'idea di una tregua e si sono dette disponibili "a fermare ogni azione militare" nel nord-est del Paese, mentre il Segreterio generale Guterres ha invitato gli altri protagonisti del conflitto siriano a fare lo stesso.

Red/cb
(Fonte: Repubblica)