Fonte sito Esercito Italiano

Conclusa la quarta edizione dell'esercitazione congiunta Vardirex

Esercito e Associazione nazionale alpini hanno operato in una simulazione di alluvione in Lombardia per migliorare le capacità di intervento

Si è conclusa la fase finale dell'esercitazione Vardirex (Various Disaster Relief Exercise) che aveva come scopo principale quello di migliorare la sinergia e la capacità di supporto dell'Esercito in attività emergenziali che competono alla protezione civile in caso di allerte per pubbliche calamità.

La simulazione
L'addestramento ha avuto luogo nei comuni bresciani di Toscolano Maderno e Salò e contestualmente nei comuni di Monza, Cesano Maderno e Campiglia dei Berici a partire dallo scorso 18 novembre. Qui il Comando delle Truppe Alpine dell'Esercito e la protezione civile dell'associazione Nazionale degli alpini hanno operato in sinergia nella simulazione di attività di soccorso e di ripristino della normalità a seguito di eventi calamitosi comportanti rischio idraulico ed idrogeologico. Le due task force, in totale hanno partecipato 350 persone, hanno testato la funzionalità del sistema emergenziale regionale e comunale, e coordinato le modalità operative per contrastare eventi emergenziali di tipo alluvionale, in particolari condizioni meteo avverse e con il vincolo di rispettare le norme di mitigazione dei rischi da covid.


Operazioni

Nello specifico, gli uomini e le donne del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano (CN) al comando delle due Task Force hanno lavorato al ripristino di strutture essenziali. Tra gli interventi condotti vi è stata la messa in sicurezza di una struttura per disabili, il supporto nell’allestimento di un posto medico avanzato e il recupero di sfollati mediante barchini a chiglia rigida nel Comune di Toscolano, nella Brianza invece sono state condotte la preventiva pulizia dell’alveo del fiume Lambro al fine di scongiurarne eventuali esondazioni e il pompaggio di acque mediante idrovore ad alta capacità dal Parco di Monza. Inoltre, i piloti e gli elicotteri del 4° Reggimento AVES (Aviazione Esercito) di Bolzano hanno garantito i collegamenti a tutto vantaggio della rapidità dei soccorsi, le Squadre Soccorso Alpino Militare del 2° Reggimento Alpini di Cuneo hanno portato a termine operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di feriti mentre il personale del Reggimento Logistico “Taurinense” di Rivoli (TO) ha garantito il trasporto e la movimentazione di mezzi e materiali per la gestione di un campo di accoglienza. A tutti questi attori si sono inoltre aggiunti assetti specialistici del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento e del 2° Reggimento Trasmissioni di Bolzano.


Comunicazione in emergenza

Le comunicazioni, che rappresentano una delle componenti di fondamentale importanza durante una gestione emergenziale, sono state assicurate da operatori radio dell’ANA e dell’Esercito che hanno saputo ottimizzare anche con sistemi innovativi di integrazione il flusso delle informazioni anche in condizioni estreme causa compartimentazione del territorio montano e distanze fra le zone interessate dall’esercitazione. Il tutto è stato perfettamente coordinato con le componenti del sistema di gestione e risoluzione della crisi emergenziale (Protezione Civile Regionale, Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini – ANA, Sanità alpina dell’ANA, Prefettura di Monza e della Brianza e prefettura di Brescia e Comuni interessati).

Red/cb
(Fonte: sito Esercito)