(Fonte foto: profilo Twitter @JanezLenarcic)

Protezione Civile europea: cinque nuovi obiettivi comuni

I nuovi obiettivi saranno un punto di partenza comune e non vincolante, e serviranno a garantire una pronta risposta in caso di disastri come terremoti o alluvioni

Ieri la Commissione Europea ha adottato una Raccomandazione e una Comunicazione per stabilire degli obiettivi comuni per aumentare la resilienza ai disastri nelle aree riguardanti i meccanismi di protezione civile. “I disastri naturali e quelli causati dall'uomo stanno diventando sempre più frequenti, intensi e complessi, con impatti sempre più intersettoriali e internazionali", ha detto Janez Lenarčič Commissario Europeo per la Gestione delle Crisi, a capo della Protezione Civile e le Operazioni di Aiuto Umanitario europee, presentando i nuovi obiettivi comuni, che saranno una base comune su cui lavorare.

I cinque obiettivi: una punto di partenza per tutti
Le aree riguardanti la protezione civile includono anche i metodi per preparare meglio i Paesi europei ai rischi naturali quali terremoti, inondazioni e incendi - solo per citarne alcuni. Alla luce del panorama di rischio costantemente variabile, la definizione di obiettivi comuni europei per migliorare la resilienza ai disastri ha lo scopo di migliorare la capacità dell'Unione Europea, dei suoi Stati Membri e degli Stati Partecipanti di sfruttare il Meccanismo europeo di Protezione Civile, per anticipare e resistere agli effetti dei futuri disastri e delle emergenze. A questo fine - e in stretta collaborazione con gli Stati Membri - la Commissione Europea ha identificato cinque obiettivi da raggiungere collettivamente.

Questi gli obiettivi:

1 Anticipare - Migliorare la valutazione del rischio, l'anticipazione e la pianificazione della gestione del rischio. La complessità e l'interdipendenza dei rischi nella Ue rendono fondamentale identificare le vulnerabilità nei settori critici, anticipando i pericoli e le minacce.

2 Preparare - Occorre aumentare la consapevolezza e la preparazione della popolazione per riuscire a ridurre l'impatto dei disastri.

3 Allertare - Migliorare l'early warning. Il miglioramento dei sistemi di early warning assicura che i messaggi di allerta riescano a raggiungere la popolazione in tempo a livello sia nazionale, che regionale e locale.

4 Rispondere - Migliorare la capacità di risposta del Meccanismo UE di Protezione Civile può garantire una maggiore disponibilità di aiuti, riempiendo eventuali lacune ed evitando ulteriori deterioramenti nel caso in cui le capacità di risposta di un Paese venissero sopraffatte.

5 Mettere al sicuro - Bisogna garantire un robusto sistema di protezione civile: i sistemi di protezione civile devono rimanere operativi tutto il giorno e tutti i giorni, prima durante e dopo i disastri, in tempo di pace e in tempo di emergenze. I metodi sono vari: rinnovare i piani operativi e le procedure, assicurare coordinamento, condividere informazioni tra i vari settori - inclusi i gestori di infrastrutture critiche. Tutto questo in sostanza potrà aiutare i sistemi di protezione civile a rimanere funzionali in qualsiasi momento.

Quando la proporzione di un'emergenza sovrasta la capacità di risposta di un Paese, si può richiedere assistenza del Meccanismo europeo di Protezione Civile. Una volta attivato, l'Emergency Response Coordination Centre dell'Ue coordina e finanzia i meccanismi di assistenza, che sono resi accessibili dagli Stati Membri e dagli addizionali Stati Partecipanti attraverso offerte spontanee. E i cinque obiettivi appena citati non fanno altro che stabilire aree prioritarie e obiettivi specifici per rafforzare la resilienza ai disastri. Questi obiettivi sono semplicemente un punto di partenza comune ma non vincolante, che possa coadiuvare le azioni di prevenzione e preparazione anche nel caso in cui un singolo disastro colpisca due o più Stati contemporaneamente. 

red/gp

(Fonte: Commissione Europea)