La piena dell'Arno. Fonte: Dire

Piena dei fiumi in Toscana, Martelli, OG: "Necessario prevedere la progettazione di un sistema più organico della gestione delle acque superficiali"

Le maggiori criticità si sono concentrate sull'asta della Sieve

Riccardo Martelli, Presidente dell’Ordine dei geologi della Toscana, ha fatto il punto sull’emergenza fiumi causata dall’ondata di maltempo che ha interessato la regione.

L'emergenza "è passata fortunatamente senza vittime o feriti, lasciandosi dietro tanti danni, ma anche fornendo spunti interessanti su come agire in futuro", spiega.

"In generale è necessario prevedere la progettazione di un sistema più organico della gestione delle acque superficiali, che agisca a vari livelli: dal completamento delle casse di espansione sulle aste fluviali principali alla ristrutturazione del reticolo agricolo e forestale, dalla ricognizione sugli argini, alla verifica dell'efficienza dei tratti tombati dei corsi d'acqua in ambito urbano. Solo così si può pensare di limitare l'impatto di eventi come quelli a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi e nel passato recente", osserva. "Le opere idrauliche sull'asta dell'Arno, dell'Ombrone e del Bisenzio, hanno funzionato. Lo scolmatore e la cassa d'espansione di Roffia hanno garantito sicurezza alla città di Pisa".

Le maggiori criticità, invece, "si sono concentrate sull'asta della Sieve e sul reticolo minore. Inoltre, le forti piogge hanno favorito l'innesco di innumerevoli movimenti franosi: la viabilità provinciale e regionale fra Firenze, Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio e Marradi si trova in una situazione critica a causa di decine di frane di piccole e grandi dimensioni, alcune di portata devastante".

Secondo il geologo, quindi, "è necessario un approccio a più livelli. Servono più casse di laminazione e bacini artificiali ed è fondamentale, in questo senso, completare il sistema di invasi lungo Arno e nel bacino della Sieve. Ma anche un potenziamento delle azioni di manutenzione del reticolo agrario e forestale o, se necessario, della sua ristrutturazione con finanziamenti diretti o l'introduzione di forme di premialità per i privati che operano in convenzione con gli enti preposti".

RED/MT

Fonte: DIRE