Smog, per Legambiente in Lombardia l'aria peggiore d'Europa

Maglia nera a Brescia, ma la soglia limite è ampiamente superata in tutti i capoluoghi

I lombardi respirano aria insalubre e fuorilegge 1 giorno su 2: è quanto afferma il rapporto Captor 2018 di Legambiente, per il quale nelle città lombarde l’inquinamento estivo è in crescita.

Brescia è la città con l’aria peggiore; per quanto riguarda la conta dei giorni fuorilegge per le polveri sottili, la soglia a Milano è stata superata tre volte dall’ inizio di ottobre. Fino a tutto il mese di settembre l’aria della Lombardia ha convissuto con quello che per Legambiente è “il più micidiale degli inquinanti estivi, l’ozono”.

A partire dai dati delle centraline Arpa, il dossier ha calcolato quanti siano i giorni complessivi in cui, per una causa o per l’altra, l’aria sia risultata insalubre. Anche per l’ozono, come per le polveri, esiste infatti un valore di media mobile diurna che non deve essere superato. Nell’estate 2018 questo limite è stato superato in tutti i capoluoghi lombardi, con valori molto alti nelle città pedemontane, da Varese a Brescia passando per Lecco, Monza e Bergamo.

A Brescia i giorni di superamento della soglia di 120 microgrammi di ozono / mc sono stati ben 101 nell’arco del semestre estivo 2018. Se si valutano insieme i dati di superamento dell’ozono con quelli di superamento per le polveri sottili (la stima è stata fatta con i dati del 2017), il risultato è che nell’arco dell’intero anno, i lombardi respirano aria insalubre e fuorilegge 1 giorno su 2. Un dato che, per Legambiente, non ha eguali nel resto d’Europa.

red/gp

(Fonte: Ansa, Legambiente)