Fonte sito Cri

World Disasters Report: cosa abbiamo imparato dalla pandemia

Il report 2022 della Federazione Internazionale delle Croce Rossa e Mezzaluna Rossa spiega su quali punti devono lavorare i governi per prepararsi alle prossime pandemie

Il Covid-19 è stato il disastro che ha causato più vittime di sempre. Si stima che abbiano perso la vita oltre 6,5 milioni di persone in meno di tre anni. Non c'è terremoto, siccità o uragano che possa essere paragonato per i suoi effetti alla pandemia. Ad affermarlo il nuovopubblicato dalla Federazione Internazionale delle Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc). Nello specifico, l’Ifrc ha pubblicato due rapporti – il World Disasters Report e l’Everyone Counts Report – che offrono approfondimenti sui successi e le sfide degli ultimi tre anni e formulano raccomandazioni su come i leader del mondo possono mitigare tragedie di questa portata in futuro.

Un monito 
“La pandemia di Covid-19 dovrebbe essere un campanello d’allarme per la comunità globale che spinga a prepararsi sin da ora alla prossima crisi sanitaria. Le nostre raccomandazioni ai leader mondiali sono incentrate sulla costruzione della fiducia, sulla lotta alle disuguaglianze e sulla collaborazione con le realtà locali impegnate nelle attività di soccorso sanitario ed emergenza. La prossima pandemia potrebbe essere proprio dietro l’angolo. Se l’esperienza del Covid 19 non accelererà i nostri passi verso la preparazione delle comunità, allora cos’altro potrà farlo?” ha dichiarato Jagan Chapagain, segretario generale dell’Ifrc.

Il ruolo della fiducia 
Gli ultimi tre anni di pandemia, secondo il report hanno insegnato alla Federazione Internazionale delle Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che  “è fondamentale che i leader mondiali portino avanti un lavoro di fidelizzazione delle comunità attraverso una comunicazione bidirezionale: attenzione ai bisogni delle persone e supporto costante nel tempo”. Fondamentale in questo senso è stato il rapporto di fiducia che chi comunicava i messaggi per prevenire il contagio aveva con la popolazione: “grazie a un sistema basato sulla fiducia, infatti, le persone hanno rispettato la necessaria distanza dai loro cari e iniziato il percorso di vaccinazione che ha portato, in tempi record, alla copertura immunitaria di milioni di persone” sostiene Ifrc.

Disuguaglianze
Un altro elemento evidenziato nella ricerca è quello che afferma che la pandemia di Covid 19 ha ulteriormente aggravato le disuguaglianze socio-sanitarie tra i Paesi. “Non possiamo non considerare che scarse condizioni igienico-sanitarie, sovraffollamento, mancanza di accesso ai servizi socio-sanitari e malnutrizione creino le condizioni affinché le malattie si diffondano più rapidamente. Ecco perché bisogna affrontare il problema globale delle disuguaglianze socio-sanitarie prima della prossima crisi” si legge nelle pagine del report.

L'esperienza di Cri e Mezzaluna Rossa
All’interno del report Everyone Counts – realizzato con interviste alle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di quasi tutti i paesi del mondo – emerge come le Società Nazionali siano state in grado di rispondere rapidamente alla pandemia grazie al loro ruolo attivo nel territorio dove, in molti casi, avevano già affrontato epidemie precedenti e avevano avviato un lavoro di preparazione delle comunità al fianco delle autorità locali. “Sono stati tre anni molto difficili – afferma Chapagain – e la pubblicazione delle raccomandazioni inserite in questa ricerca, rappresenta un atto di speranza: la comunità globale può imparare la lezione e rendere giustizia a questa tragedia preparandosi ad affrontare adeguatamente future emergenze sanitarie”.

Red/cb
(Fonte: Cri)