150 anni sul vettore

150° Unità d' Italia:
sopra e sotto terra

Un modo originale per festeggiare l'Unità d'Italia è stato realizzato da un gruppo di una trentina di speleologi e dieci alpinisti umbri e marchigiani raggiungendo due luoghi emblematici condivisi dalle due regioni: la grotta di Monte Cucco, che con oltre 900 metri di dislivello è la più profonda dell'Italia centrale ed il Monte Vettore, che con i suoi 2476 metri sovrasta maestoso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Umbri e Marchigiani uniti dalle passioni per la speleologia e l'alpinismo, il 17 marzo, nella giornata dell'Unità d'Italia, si sono dati appuntamento sopra e sotto la montagna per commemorare l'importante ricorrenza. Animati dalla stessa forte passione con cui i nostri padri vollero l'unità l'Italia, una trentina di speleologi e dieci alpinisti (nonostante le pessime condizioni meteorologiche della giornata) si sono spinti oltre il buio e al di là delle vette, raggiungendo due luoghi emblematici condivisi dalle nostre due regioni: la meravigliosa grotta di Monte Cucco, che con oltre 900 metri di dislivello è la più profonda dell'Italia centrale ed il Monte Vettore, che con i suoi 2476 metri sovrasta maestoso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. All'iniziativa, organizzata dal Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) e dal Soccorso Alpino e Speleologico Marche (SASM), hanno partecipato anche alpinisti e speleologi, di varie associazioni. I partecipanti hanno voluto trasmettere un messaggio di unità a quanti condividono le stesse passioni ed ai semplici amanti della montagna. Hanno preso riferimento al lascito dei Nativi Americani "questa terra non ci è stata data in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli..." per ricordare, ad ognuno che si accinge ad esplorare cime o cavità che ogni angolo, ogni vetta e ogni abisso sono un pezzo della nostra patria, della nostra storia e della nostra identità. Portiamo nel cuore, nella mente e nello spirito questa terra da esplorare per essere più ricchi e poter abbracciare ogni altro fratello che proviene da qualsiasi altra parte d'Italia.


Redazione