Fonte Facebook Comune di Calenzano

A Calenzano il primo uso operativo del sistema It-alert

L'incidente che ha causato la morte di 5 persone è stato il primo banco di prova nella realtà per il sistema nazionale di allarme pubblico. Soddisfatto il Capo Dipartimento Ciciliano

Sale a 5 persone il numero delle vittime nell'esplosione del deposito Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Nella mattinata di oggi, martedì 10 dicembre, sono stati trovati anche i corpi dei due dispersi, che da quanto riferito da Ansa sarebbero stati trovati nella pensilina dell'area di carico.

La situazione
"Una tragedia di entità fortissima ma che poteva essere anche più grave perché accanto alla pensilina di ricarica ci sono almeno 20 cisterne che contengono carburante e quindi se vi fosse stato l'innesto di una catena tra l'incendio dalla pensilina alle cisterne chissà cosa sarebbe successo" ha commentato il presidente della Toscana, Eugenio Giani. Sempre stamane il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, ha effettuato un sopralluogo all'interno del deposito Eni. In mattinata anche il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, ha raggiunto il luogo dell'incidente. Intanto a poco a poco sono stati dimessi o sono in fase di dimissione dall'ospedale i feriti non gravi portati ieri con i mezzi del 118 al policlinico fiorentino di Careggi e all'ospedale di Prato. I tre presenti in quest'ultimo avrebbero già lasciato ieri l'ospedale. Tre le persone ancora ricoverate, tutte in codice rosso: si tratta di due pazienti del centro grandi ustionati di Pisa, entrambi in condizioni molto gravi, e di una terza persona che si trova in subintensiva a Careggi.

Operatività It-alert 
Intanto si continua a parlare in queste ore anche di It-alert. Il sistema di allarme nazionale è infatti scattato ieri, lunedì 9 dicembre, poco dopo l'esplosione del sito Eni raggiungendo tutti i cellulari che si trovavano nel raggio di 5 chilometri dal luogo dell'incidente. "Allarme protezione Civile 9/12/2024 ore 11.25: incidente nell'impianto industriale Eni Spa con presenza di sostanze pericolose nel comune di Calenzano (Firenze), via Erbosa 29. Trova riparo al chiuso e non avvicinarti all'impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità" questo il testo del messaggio ricevuto dai cittadini che abitano nella zona limitrofa al deposito esploso.
Il sistema ha funzionato” ha detto il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, che ha seguito l'evolversi della situazione in contatto con le autorità fiorentine dall'unità di crisi nella sede del Dipartimento. “L'attivazione del piano d'emergenza per incidenti che avvengono in impianti industriali che ricadono sotto la direttiva Seveso - spiega - prevede una valutazione iniziale sull'impatto che questi possono avere sulla popolazione. Questa valutazione è stata fatta dalla prefettura di Firenze, che ha poi comunicato l'esito al Dipartimento". Da quel momento, erano da poco passate le 11, in una ventina di minuti è partito l'invio dei messaggi, che sono cominciati ad arrivare sui telefonini che si trovavano nella zona alle 11.36. Prima dell'invio, però, è stato fatto un intervento manuale sul sistema. It Alert prevede infatti che gli sms vengano inviati a tutti i dispositivi in un raggio di 3 km dal luogo in cui si è verificata l'emergenza: "in questo caso - sottolinea ancora Ciciliano - abbiamo agito manualmente per estendere il raggio a 5 chilometri". Il messaggio arriva non solo sui cellulari di chi si trova nella zona al momento dell'emergenza, ma anche su quelli di tutti coloro che entrano nell'area. "E questo è fondamentale – ha affermato il Capo della Protezione Civile - Chi vive nella zona ha sentito l'esplosione e visto la colonna di fumo ma per chi si stava avvicinando, in auto o in treno, è un'informazione utilissima per evitare di trovarsi in una situazione a rischio". Al temine dell'emergenza, il segnale di It Alert è stato spento attorno alle 16.

Red/cb
(Fonte: Ansa)