Fonte: Nazioni Unite

A Nizza, la conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani

L’obiettivo è quello di proteggere gli oceani dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e dalla pesca eccessiva. Al meeting partecipano più di sessanta leader mondiali, molti dei quali provenienti dall’area del Pacifico e dall’America Latina

Lunedì 9 giugno è cominciata a Nizza, la conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, con una serie di appelli alla mobilitazione e al multilateralismo. La conferenza durerà fino al 13 giugno ed è co-organizzata dal Costa Rica e dalla Francia.

L’obiettivo è quello di proteggere gli oceani dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e dalla pesca eccessiva. Al meeting partecipano più di sessanta leader mondiali, molti dei quali provenienti dall’area del Pacifico e dall’America Latina.Gli Stati Uniti hanno deciso di non partecipare.

All’apertura, era presente il Presidente francese Emmanuel Macron che ha chiesto  “una mobilitazione per gli oceani in ebollizione”. “La chiave è il multilateralismo”, ha affermato. “Gli oceani non sono in vendita, come non lo sono la Groenlandia e l’Antartide”, ha aggiunto, 

Macron ha anche rinnovato il suo appello a una moratoria sullo sfruttamento dei fondali marini, affiancato sul palco dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

“I fondali marini non possono diventare un far west”, ha dichiarato Guterres. 

Il trattato sull’alto mare

Secondo Macron, il trattato sull’alto mare entrerà in vigore molto presto. Cinquanta paesi l’hanno già ratificato e “altri quindici si sono impegnati a farlo”.

Il trattato punta a proteggere la vita marina nelle acque internazionali (oltre le duecento miglia marine, o 370 chilometri, dalle coste). 

Durante la conferenza alcuni paesi dovrebbero annunciare la creazione di nuove aree marine protette o divieti di alcuni tipi di pesca, tra cui quella a strascico, che provoca gravi danni ai fondali marini.

L’obiettivo fissato a livello globale è di proteggere il 30 per cento degli oceani entro il 2030.

RED/MT

Fonte: Internazionale; Eunews