Fonte Associazione Wild's Rose

Al via a Cosenza un corso di prociv per persone con esigenze speciali

Le lezioni, indirizzate a persone con disabilità, insegnano come comportarsi durante un’emergenza ed essere utili durante le operazioni di soccorso

Parte a Cosenza il corso informativo di protezione civile per persone con esigenze speciali per dare Informazione-Formazione sui rischi naturali alle persone con disabilità

Gli obiettivi 
L’iniziativa, che ha avuto inizio giovedì 22 febbraio e che durerà circa 2 mesi, parte da un'idea dell’Associazione Wind’s Rose e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia di Cosenza. “L’idea nasce dalla volontà di formare persone diversamente abili – spiega Francesco Crocco, Vice Presidente dell’associazione Wind’s Rose e referente del corso – sia per sapere come comportarsi durante un’emergenza, sia per essere utili alle operazioni di soccorso, nel rispetto delle possibilità che abbiamo”.Il corso vede la collaborazione delle associazioni Soccorso senza Barriere e Tutela Civium, oltre al supporto del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, del Dipartimento di Biologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, dell’Ordine dei geologi della Calabria, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, della Fand (associazione diabetici) Calabria e della Fish (associazione persone con disabilità) Calabria. Principalmente, le lezioni si pongono come obiettivo quello di fare una formazione inclusiva ed accessibile, affinché le persone siano in grado di autoproteggersi in casi di eventi calamitosi, come richiamato dall’art. 11 della convenzione ONU anno 2006, che pone in capo agli Stati Membri che vi aderiscono l’impegno a prendere “tutte le precauzioni necessarie per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con  disabilità in situazioni di rischio, incluse le situazioni di conflitto armato, di emergenze umanitarie e disastri naturali”. “Non è il primo evento che organizziamo come associazione – continua Crocco – anni fa abbiamo organizzato campi con simulazioni di eventi sismici, sempre per far testare la vita di campo a persone diversamente abili. Abbiamo anche scritto il libro Basta conoscere per operare che tratta questi temi”.



Le lezioni

Il corso si articola in due aree, quella della conoscenza e quella dell’azione. Durante le lezioni all’interno dell’area della conoscenza, si parlerà di che cos’è un terremoto, perché e come si genera, cos’è un vulcano, quali sono le caratteristiche del rischio incendi boschivi. Verrà dato spazio a momenti di approccio tattile utilizzando semplici modellini. I discenti saranno condotti a formulare domande e trovare risposte sui principi basilari della geologia e della sismologia. “Toccare per capire – spiega il referente del corso – come è fatta la terra, la crosta terrestre, il sismografo, i vulcani. Per il futuro stiamo pensando anche ad approcci con sintetizzatori vocali”.
L’area dell’azione risponde alla domanda “cosa possiamo fare per proteggerci?” In quest’area i visitatori, interagendo tra loro e con i volontari-guida potranno trovare risposta a domande quali: “Cosa bisogna fare in caso di terremoto?”, “C’è qualcosa che posso fare fin da subito?”. L’area è dedicata alla prevenzione ed alla protezione. I discenti potranno capire il concetto di rischio e capire come, anche con piccole semplici azioni, possiamo ridurne l’impatto.
Docenti di questo primo percorso sono Elena Faraca, Geologa, Valentino Pace (referente nazionale per le Misericordie d’Italia del progetto Io Non rischio) e Martina Parise (volontaria di protezione civile). La parte psicologica sarà seguita da Amalia Capocasale dell’Associazione di Protezione Civile Augustus Vibo Valentia aderente a Soccorso Senza Barriere.La seconda parte del corso riguarda la formazione per le comunicazioni radio in emergenza che sarà trattata da Gaetano Rizzuto. A conclusione di tutto il percorso è prevista la simulazione dell'evacuazione della Struttura curata da Floriana Madia e Gianfranco Pisano. “La parte di formazione in radiocomunicazione – specifica Francesco Crocco – è utile per acquisire quelle competenze al non vedente, per essere operativi durante un’emergenza. Termineremo il percorso con una prova pratica di simulazione di un’evacuazione con attività di soccorso e uso delle radio”.

Fabio Ferrante