Fonte Commissario sisma 2016

Al via il festival nei territori del sisma 2016

La nuova edizione della manifestazione, che toccherà le quattro regioni del sisma 2016, inizia oggi, domenica 2 giugno e terminerà il 31 agosto

Marina Rei, Alessandro Ossini, Raphael Gualazzi, Davide Riondino, Ghemon, Alexandra Filotei, La Compagnia dei Folli, Chiara Galiazzo, sono solo alcuni degli artisti che animeranno per tre mesi l’estate dell’Appennino centrale tra concerti, spettacoli ed escursioni. Sono i nomi, i volti e le voci del Quindicesimo Festival dell’Appennino, inclusivo di natura, evento che prende il via oggi nelle quattro regioni dell’Appennino centrale comprese all’interno del cratere sisma 2016. 

Espansione e inclusione
La nuova edizione della manifestazione, promossa dal Commissario Straordinario al sisma 2016 e dal Bim Tronto, sarà caratterizzata da una “espansione” dei suoi tradizionali confini: per la prima volta, infatti, oltre alle Marche il Festival coinvolgerà anche l’Abruzzo, il Lazio e l’Umbria. Resta invece lo stesso l'obiettivo della kermesse e cioè dare vita a un evento dedicato al benessere, sostenibile ed esperienziale. Una manifestazione a vocazione turistica e culturale che unisce, in un fitto programma di appuntamenti diverse attività: escursioni, spettacoli, performance, concerti, incontri, presentazioni ed enogastronomia, favorendo un tipo di turismo esperienziale e accessibile a tutti, un turismo inclusivo. Per questa ragione le guide alpine specializzate condurranno i partecipanti verso mete spesso poco conosciute, in territori che soffrono di un processo di spopolamento, che si è accentuato a seguito del sisma del 2016, con escursioni aperte a persone di tutte le età e anche a persone con disabilità o mobilità ridotta grazie all'ausilio della Joelette (carrozzina fuoristrada monoruota), messa a disposizione dal Bim Tronto. La partecipazione agli eventi al Festival è gratuita ma sarà necessario effettuare la prenotazione on line, compilando l’apposito form sul sito www.festivaldellappennino.it.

Riparazione economica e sociale
“Il Festival dell’Appennino cresce e diventa sempre più inclusivo. Dal Piceno, quest’anno la manifestazione si estende a tutti i territori colpiti dal sisma del 2016, a conferma del fatto che l’Appennino centrale è un’unica, grande, comunità formata dalla storia e dalle tradizioni di tanti borghi. La parola chiave di questa iniziativa è valorizzazione. Valorizzazione della cultura, dell’arte e di territori di grande bellezza che vogliamo contribuire a far conoscere di più anche attraverso gli appuntamenti del Festival. Si tratta a tutti gli effetti di un intervento di quella riparazione economica e sociale che mi è stata affidata per incentivare la rinascita di questi nostri luoghi, colpiti dal sisma e già da lungo tempo afflitti dal fenomeno di spopolamento. In quest’ottica, il turismo sostenibile è certamente un settore nel quale crediamo molto, perché in grado di intercettare il valore del nostro patrimonio paesaggistico, culturale religioso. Portare un numero crescente di visitatori può contribuire a riattivare l’economia incentivando, di conseguenza, gli abitanti a non lasciare L’Appennino centrale, dove stiamo realizzando un laboratorio nel quale uomo e natura possono coesistere in un rapporto armonico” ha dichiarato il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli.

Rinascita e affermazione dell'Appennino centrale
Un'occasione di rinascita per le zone terremotate: “L’Appennino centrale è un salone a cielo aperto per cultura e natura. Grazie all’impegno del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, questi territori stanno tornando al centro della programmazione politica nazionale e regionale. La rinascita delle aree interne, così duramente colpite dal sisma passa non solo per la ricostruzione ma anche per questi eventi, specialmente se all'interno di un sistema che abbraccia tutte le quattro Regioni del cratere” ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi. “È ora che anche gli Appennini facciano sentire la loro voce a livello nazionale. È attraverso la conoscenza e l’ottimizzazione delle risorse delle diverse macroaree che compongono il Paese e la creazione di una macchina amministrativa - tanto efficiente che sappia organizzarle in un sistema integrato - che sfide importanti come la ricostruzione fisica e socioeconomica possono costituire un vero valore aggiunto per il futuro dell’Italia. È grazie a iniziative come questa che si può porre la giusta attenzione su un tema troppo spesso colpevolmente trascurato” il commento di Roberto Santangelo, assessore ai Beni e Attività Culturali e allo Spettacolo della Regione Abruzzo.

Red/cb

(Fonte: Commissario sisma 2016)