fonte forum consultazione del Distretto Appenino Meridionale per il Piano di gestione delle acque

Al via il forum per la gestione delle acque e dei rischi alluvionali

Corbelli (Distretto Appennino Meridionale): “Occorre rafforzare una programmazione organica, sistemica ed unitaria”

Avviati i lavori del primo forum di consultazione del Distretto Appenino Meridionale per il piano di gestione delle acque (PGA) e del rischio alluvioni (PGRA). Un tema fondamentale se si pensa che le zone a rischio nel Distretto dell’Appennino Meridionale investono 3.372 km quadrati in diversi comuni delle regioni Campania, Molise, Puglia, Calabria e Basilicata e riguardano una popolazione di oltre 573 mila abitanti. Per capire come agire e prevenire catastrofi ambientali si è scelto di seguire un processo di pianificazione sul quale i comuni, gli enti territoriali e tutti gli stakeholder del territorio sono chiamati a fornire il loro contributo di idee e proposte per arrivare a dei piani di gestione condivisi ed efficaci. In particolar modo per arrivare a delineare PGA e PGRA.Il primo Forum di informazione sulle attività relative al PGA (III ciclo) e al PGRA (II ciclo) si è svolto lo scorso 29 gennaio.

Il PGA
Il Progetto di Piano di Gestione delle acque (PGA) focalizza l’attenzione sulla gestione e governo della risorsa idrica intesa come corpi idrici superficiali, sotterranei, di transizione e costieri. Gli obiettivi sono relativi allo stato di buona qualità e quantità dell’acqua, alla garanzia degli usi legittimi, (potabile irriguo e industriale) e alla tutela e salvaguarda del sistema naturale, ambientale e culturale connesso. Aspetti che attraverso i cicli del Piano sono aggiornati, valutati e per i quali vengono configurati gli interventi strutturali e non strutturali. In particolare il III ciclo del PGA pone l’attenzione sulle pressioni e i relativi impatti, sul completamento della classificazione ambientale dei corpi idrici e il relativo adeguamento delle reti di monitoraggio, l’attuazione della direttiva nitrati, l’analisi economica che comprende tutta la valutazione dei costi ambientali da sostenere al fine di assicurare un servizio efficiente e nel contempo sostenere un uso corretto delle risorse. Tra le misure ad oggi individuate nell’ambito del PGA si configurano gli interventi finanziati per un valore di 157,12 mila euro che riguardano il piano straordinario per la realizzazione degli interventi urgenti (DM MIT n. 526 del 07/12/2018) e il primo stralcio del piano nazionale degli interventi nel settore idrico - sezione “Invasi” (DPCM del 17/04/2019). Gli interventi in corso di programmazione per un valore di 138,43mila euro (fabbisogno finanziario interventi) riguardano il secondo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – Sezione “Invasi”. Mentre la prima ricognizione degli interventi da attivarsi nell’ambito del Recovery Fund hanno un fabbisogno finanziario di 1.122,31 mila euro.

Il PGRA
Il Progetto di Piano di Gestione del Rischio Alluvioni PGRA è finalizzato ad istituire un quadro normativo per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni, a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, per il territorio, per i beni ambientali, culturali, economici e sociali, a elaborare mappe di pericolosità, a individuare e valutare il bene esposto a rischio, a definire le misure di carattere strutturale e non strutturale, a coinvolgere attivamente le parti interessate e consultare l’opinione pubblica. Anche il PGRA prevede un piano di misure tra cui un piano di manutenzione in corso: progettazione e programmazione interventi ad alta criticità di intesa con le regioni, il programma FSC 2014 - 2020, che contempla fra l’altro anche la gestione dei sedimenti lungo i corsi d’acqua e il Recovey Fund che include proposte per alluvioni, frane e coste del valore di oltre un milione e mezzo.

L'Iter
Entrambi i piani sono stati sottoposti a all’assoggettamento della VAS (Valutazione ambientale strategica) in corso di valutazione da parte del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. “Quando parliamo di gestione e governo delle risorse del territorio stiamo parlando di beni come l’acqua, il suolo e l’ambiente – ha detto Vera Corbelli, Segretario del Distretto dell’Appennino Meridionale - Il governo delle risorse richiede pianificazione, programmazione e gestione. Ci accorgiamo di questi beni solo durante le emergenze e le calamità invece dobbiamo quotidianamente operare per la sostenibilità ambientale, sociale, territoriale ed economica. Per raggiungere questi obiettivi occorre avere consapevolezza delle risorse quali beni non infiniti, occorre rafforzare una programmazione organica, sistemica ed unitaria. Servono inoltre adeguate ed unitarie norme d’uso e un processo di pianificazione interdisciplinare, razionale, unitario e partecipato. Il corretto uso delle risorse è indispensabile come comprendere il delicato equilibrio tra domanda sociale e offerta del territorio”

red/cb

(Fonte: Forum di consultazione del Distretto Appenino Meridionale per il Piano di gestione delle acque)