Fonte X Vigili del fuoco

Allagamenti in Veneto, Lombardia e Friuli, ritrovato il corpo del disperso a Cantù

Si cerca un uomo che si trovava su un ponte crollato a causa del maltempo nel comasco, treno rovesciato sui binari nel mantovano e allagamenti in tutte le tre regioni

Non si ferma l'ondata di maltempo che da giorni colpisce il nord Italia, in particolare Lombardia e Veneto. Il Dipartimento della protezione civile per oggi aveva diramato allerta rossa in parte del Veneto e arancione in parte di Lombardia e Friuli Venezia-Giulia fino alle 14 di oggi.

Nella notte sono continuati gli allagamenti e le precipitazioni sul Veneto tanto che oggi Luca Zaia, presidente del Veneto, su Radio 24 ha dichiarato: “sono state 48 ore devastanti e importanti”. Dal pomeriggio di ieri, giovedì 16 maggio, alle due e mezza di notte del 17 maggio, in Veneto, “abbiamo avuto di tutto”. Zaia ha poi dichiarato che lo scenario è da stato di emergenza “spero che il governo lo dichiari velocemente”. Il maltempo ha messo in difficoltà centinaia di famiglie, ieri 200, oggi molte di più: non ci sono sfollati, ma famiglie con l'acqua in casa", racconta Zaia. Per il maltempo "la regione Veneto ha chiesto lo stato di emergenza" ha ribadito Zaia.  "Ho chiesto a Curcio il capo di Dipartimento della Protezione Civile un sopralluogo, anche ai fini della quantificazione dei danni" ha aggiunto Zaia, precisando che questa notte la "Protezione civile della Regione ha raccolto 2400 richieste di intervento. "I modelli previsionali hanno funzionato. Il problema è - ha puntualizzato Zaia - che siamo in presenza di un fenomeno nuovo: di temporali che si susseguono uno dopo l'altro, con precipitazioni forti, pari a 230-240 millimetri per mq in poche ore". Sono scesi in campo 1500 i volontari della Protezione civile, ha riferito l'assessore regionale alla Pc, Giampaolo Bottacin. "Le colline trevigiane - ha riferito Zaia - sono state martellate dalle frane. Ad Asolo sono state soccorso una quindicina di persone in situazione di rischio esondazione. In provincia di Padova è andato sotto acqua un allevamento dove sono morti 10 mila tacchini. Invasa dall'acqua anche una galleria della Pedemontana". Zaia ha confermato che i bacini di laminazione hanno funzionato salvando Vicenza ed altre città.

Dai primi risultati di alcune rilevazioni su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore dal Marco Marani, del Dipartimento ICEA dell’Università di Padova, Direttore del Centro Studi sugli Impatti dei Cambiamenti Climatici istituito dall’ateneo padovano a Rovigo è emerso che un evento del genere si presenta in media una volta ogni 300 anni. “L'altezza di precipitazione di 230 mm in sei ore a Velo d'Astico corrispondono a un Tempo di Ritorno di più 300 anni. Ovvero un fenomeno di tale intensità si presenta in media una volta ogni 300 anni. Non significa, purtroppo, che potremo attendere cosi tanto prima di rivedere questo tipo di evento. Questo potrebbe realizzarsi anche in tempi più brevi, perfino il prossimo anno, anche se con probabilità bassa. Il cambiamento climatico lo renderà un evento purtroppo più frequente. Prendendo in analisi anche i 70 mm caduti in 30 minuti in altre zone del Veneto, è possibile affermare che vi corrisponde un tempo di ritorno di circa 200 anni” ha spiegato Marani.

La situazione in Veneto
A illustrare cosa è successo in queste ore il bollettino del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto delle 7 che ha aggiornato la situazione meteo indicando che nelle ultime 6 ore ha smesso di piovere sui territori ma che ci sono diverse situazioni critiche per le precipitazioni di ieri sera.
“Le intense e abbondanti precipitazioni, occorse in un breve lasso temporale, hanno comportato estesi e consistenti allagamenti che coinvolgono i centri abitati dei comuni di Asolo e Castelfranco Veneto (nella provincia di Treviso n.d.r.). Ulteriori allagamenti sono segnalati nei comuni di Quarto d’Altino, Altivole, Casier, Fonte, Mogliano Veneto” (provincie di Treviso e di Venezia n.d.r) spiegano dalla protezione civile veneta. Proprio a Castelfranco Veneto, a seguito dei 100 mm di pioggia caduti e delle esondazioni dei torrenti Avenale e Muson, il sindaco, Stefano Marcon ha deciso di chiudere tutte le scuole nella giornata di oggi, venerdì 17 maggio. Le esondazioni sono avvenute nelle prime ore, di oggi: il Muson dei Sassi è esondato in località Rustega a Camposampiero, in provincia di Padova, per la rottura di un argine e alcune abitazioni rimaste isolate sono state evacuate. Sul posto i vigili del fuoco del comando di Padova, Vicenza, Belluno, Venezia e in arrivo un mezzo anfibio del comando di Verona, altro personale e mezzi di pompaggio anche dai comandi dell'Emilia-Romagna.
Dal primo pomeriggio intanto sono in fase di risoluzione i problemi al petrolchimico di Marghera dove era stato segnalato uno sversamento di idrocarburi che aveva messo in crisi il depuratore. "Le vasche di contenimento - ha detto l'assessore alla Protezione civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, rispondendo sull'allarme lanciato da alcuni cittadini che sentivano odore di gas - stanno smaltendo tutto quando". La grande quantità di pioggia caduta in Veneto nelle ultime ore aveva infatti provocato uno sversamento di idrocarburi. "Si sentiva l'odore nell'aria, tenete anche presente che le piogge hanno messo in crisi anche il depuratore e quindi questo non era in grado di smaltire l'acqua che arrivava - ha poi aggiunto l'assessore - ci sono comunque delle vasche di contenimento che hanno contenuto lo sversamento e quindi l'acqua non è andata dispersa". È stato comunque effettuato un campionamento dell'aria da Arpav e gli esiti saranno disponibili tra 48ore.  
La protezione civile ha poi segnalato smottamenti che ostruiscono la viabilità nell'area pedemontana del trevigiano e del bellunese e allagamenti diffusi nelle province di Padova e Vicenza. Le previsioni per oggi, venerdì 17 maggio, indicano che nella mattinata le precipitazioni saranno in prevalenza assenti e dalle ore centrali sarà possibile qualche nuova precipitazione sparsa anche con rovesci o locali temporali specie su zone montane/pedemontane centro-orientali.


I numeri dei soccorsi
Proseguono gli interventi dei vigili del fuoco in tutto il Veneto, per le forti piogge che hanno interessato la regione dalla giornata di mercoledì 15 maggio. Gli interventi dei vigili del fuoco riguardano prevalentemente prosciugamenti di piani interrati e piani terra. Le sale operative del 115 dei vigili del fuoco hanno ricevuto circa 2500 chiamate di soccorso. Sono stati eseguiti 860 interventi con personale sul posto, 1200 interventi non più necessari. In corso e attesa d’intervento e valutazione 400 richieste d’intervento. Nello specifico, a Padova sono state 797 le chiamate di soccorso ricevute, 214 interventi eseguiti con squadre sul posto, 187 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 396 interventi non più necessari. A Treviso 386 chiamate di soccorso ricevute, 130 interventi eseguiti con squadre sul posto, 187 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 69 interventi non più necessari. A Vicenza 411 chiamate di soccorso ricevute, 185 interventi eseguiti con squadre sul posto, 6 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 220 interventi non più necessari. A Verona 248 chiamate di soccorso ricevute, 140 interventi eseguiti con squadre sul posto, 11 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 97 interventi non più necessari. A Venezia 516 chiamate di soccorso ricevute, 220 interventi eseguiti con squadre sul posto, 61 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 235 interventi non più necessari. A Rovigo 82 chiamate di soccorso ricevute, 55 interventi eseguiti con squadre sul posto, 3 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 24 interventi non più necessari. A Belluno 58 chiamate di soccorso ricevute, 49 interventi eseguiti con squadre sul posto, 3 interventi in corso di svolgimento e valutazione, 6 interventi non più necessari.

Previsioni per sabato 18 maggio in Veneto
Il bollettino emesso dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto, decreta il miglioramento delle condizioni meteo ed uno scenario di criticità legato al passaggio del colmo di piena dei principali corsi d’acqua della regione. Confermata dalle ore 14 di oggi, venerdì 17 maggio, alle 14 di sabato 18 maggio lo stato di allerta rossa per criticità idraulica nei bacini del Basso Brenta Bacchiglione e del Basso Piave, Sile e Bacino Scolante della Laguna. Nel Basso Brenta- Bacchiglione scende ad arancione l’allerta per criticità idrogeologica che nel resto dei bacini è invece di colore giallo. Per quanto riguarda la pioggia poi nelle prossime ore è previsto un moderato aumento dell'instabilità soprattutto su zone montane e pedemontane dove saranno più probabili delle precipitazioni locali, a tratti sparse specie sui settori centro-orientali, a prevalente carattere di rovescio o locale temporale. Sulla pianura centro-meridionale precipitazioni generalmente assenti anche se non saranno del tutto esclusi isolati fenomeni. Dalla sera probabilità di precipitazioni in rapida diminuzione fino a risultare assenti su tutto il territorio.

La situazione in Lombardia
Allagamenti e incidenti anche in Lombardia dove in queste ore è stato ritrovato attorno alle 12 il corpo del 66enne disperso da ieri sera a Cantù, nel Comasco. L'uomo era caduto nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 16 maggio, in un torrente in piena a Cantù a causa del crollo di un ponticello pedonale, appoggiato sul terreno che ha ceduto per via delle violente piogge degli ultimi due giorni. Secondo le testimonianze l'uomo si trovava con due persone che sono riuscite a uscire dall'acqua, mentre lui è stato inghiottito e trascinato via. Le ricerche erano andate avanti tutta la notte ed erano riprese questa mattina. Sul posto al momento stanno operando i vigili del fuoco del soccorso acquatico, insieme agli specialisti fluviali.

Sempre ieri in serata, un treno merci si è rovesciato a causa del forte vento a Borgo Mantovano, in provincia di Mantova. "In tanti anni da Sindaco non avevo mai visto i treni rovesciati per effetto del vento. Scene incredibili anche nelle vicine abitazioni in Via Roma Sud a Villa Poma con tetti scoperchiati e distruzione di ogni cosa. Tantissime vie e scantinati allagati, così come la rsa a Revere. Situazione davvero pesante. Per fortuna non si è fatto male nessuno".
Così sui social il sindaco di Borgo Mantovano, Alberto Borsari.




Tutto il territorio del mantovano è infatti stato colpito da violenti temporali nel tardo pomeriggio di giovedì 16 maggio, tra le 18 e le 19 si sono scatenati dei violenti temporali che hanno scaricato quantità d'acqua notevoli. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, ma non si registrano feriti e nemmeno persone evacuate. È in corso la conta dei danni che si prevedono ingenti. La grandine ha colpito soprattutto l'alto Mantovano, in particolare i Comuni di Goito e Castiglione delle Stiviere, con chicchi di ghiaccio di cinque centimetri di circonferenza. I livelli dei fiumi, come il Po e la Secchia, sono in rialzo ma non destano ancora preoccupazione. Anche gli altri corsi d'acqua sono sotto controllo. Numerosi i centri abitati allagati a causa delle fognature che non hanno retto il volume di pioggia scaricata. Complessivamente sono stati effettuati ottanta interventi di soccorso tecnico urgente a Mantova e provincia. Mentre dall'inizio dell'emergenza, sono stati effettuati oltre mille interventi di soccorso tecnico urgente in tutta la Lombardia. In azione anche i volontari della protezione civile: “tra ieri ed oggi, su 9 provincie lombarde sono stati attivati 630 volontari, ai quali si aggiungono quelli inviati direttamente dai Comuni. Complessivamente, abbiamo oltre 700 volontari di Protezione civile impegnati sul territorio. A tutti loro va il mio ringraziamento di cuore per l'impegno instancabile e per la dedizione dimostrata anche in questa occasione” ha spiegato l'assessore della Regione Lombardia alla Protezione Civile, Romano La Russa. Riguardo i disagi nel milanese per l'esondazione del Seveso e del Lambro oggi è intervenuto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana: "I lavori" per evitare le esondazioni dei fiumi durante il maltempo "sono in corso” ha spiegato Fontana. “Come ho già detto i lavori noi li abbiamo dovuti iniziare un po' in ritardo non per colpe nostre ma per una questione territoriale, adesso i lavori sono in fase di completamento: una vasca è già stata completata, un'altra verrà aperta entro la fine dell'estate. Io sono convinto che nello spazio di un anno tutte le protezioni che sono state previste saranno efficaci per cui si dovrebbe allontanare definitivamente il rischio che si ripetano episodi tipo questi ultimi", ha concluso Fontana.

La situazione in Friuli Venezia Giulia
A causa dell'ondata di maltempo in corso in Friuli Venezia Giulia, nel pomeriggio sono stati segnalati diversi allagamenti nel Pordenonese e in particolare a Chions, San Vito al Tagliamento e Cordovado, dove si è verificata anche la momentanea sospensione dell'alimentazione elettrica. Nel corso della notte sono stati segnalati allagamenti nei comuni di San Vito al Tagliamento, Cordovado, Chions, Sesto al Reghena, Zoppola, Camino al Tagliamento, Casarsa della Delizia, Morsano al Tagliamento, Azzano Decimo, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone. Sono stati attivati 143 volontari con 49 automezzi per la gestione dei problemi e il monitoraggio del territorio. Alla Nue 112 nella giornata di ieri sono pervenute 150 richieste di soccorso. I Vigili del fuoco di Pordenone in particolare, hanno effettuato una quarantina di interventi. Al comando di Pordenone è stato disposto il raddoppio dei turni di servizio e il personale che doveva terminare il turno alle ore 20.00 è stato trattenuto in servizio. Lo rende noto il bollettino della Protezione civile regionale. "Seguo con attenzione, in costante collegamento con la sala operativa del nostro Dipartimento nazionale e con il direttore Fabrizio Curcio, l'evolversi della critica situazione nelle regioni del Nord e, in particolare, in Veneto e Lombardia. Rimane l'apprensione per il cittadino che risulta ancora disperso a Cantù". Lo dichiara il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Articolo aggiornato alle 16:28

Red/cb
(Fonte: RaiNews, Regione del Veneto)