Fonte sito Anci Emilia-Romagna

Alluvione ER, Anci "possibile incontro con governo"

Dopo l'appello lanciato da Anci Emilia-Romagna, il presidente, Luca Vecchi si dice fiducioso che presto possa realizzarsi l'incontro con il governo sul post-alluvione. La richiesta dei Comuni? “Non essere lasciati soli nella fase di ricostruzione”

Dopo l'appello dei sindaci di Anci Emilia-Romagna  con il quale ieri, martedì 30 maggio, chiedevano un incontro urgente con governo e regione per condividere le scelte e coinvolgere tutti gli attori dei territori sia nella gestione degli indennizzi che nella pianificazione degli interventi da realizzare, abbiamo intervistato il presidente di Anci Emilia-Romagna, Luca Vecchi.

Perché chiedete di partecipare ad un tavolo con regione e governo?
Abbiamo chiesto che il governo convochi e coinvolga la rappresentanza dei Comuni alluvionati insieme ad Anci perché tutte le emergenze che ci sono state in questi anni in Italia, alluvioni, terremoti e altri fatti che necessitano di gestioni emergenziali immediate e di ricostruzione, hanno sempre visto coinvolti in determinati tavoli istituzionali gli enti locali, i Comuni perché titolari di quelle conoscenza del territorio, delle relazioni, delle competenze che sono imprescindibili per poter gestire al meglio l'emergenza. 

Dopo il vostro appello avete rilevato qualche novità?
Fino ad oggi, ormai diversi giorni dopo le due alluvioni, questo tipo di chiamata dal governo ancora non è arrivata. Ci son stati sotto tanti altri aspetti contatti e collaborazioni che hanno visto impegnati la Regione da un lato e governo dall'altro ed è importante che ci sia un salto di qualità con il coinvolgimento di tutti i comuni. 

Nessun sentore che possa esserci a breve il coinvolgimento che chiedete?
Devo dire che dopo la nostra dichiarazione e le dichiarazioni fatte ieri durante la visita del presidente della Repubblica, che noi siamo fiduciosi che nei prossimi giorni questa chiamata e questo incontro ci possa essere. Siamo fiduciosi, abbiamo posto un problema con spirito costruttivo e non polemico e siamo fiduciosi che questo incontro vi possa essere. 

Qual è il prossimo obiettivo? Cosa chiederete al tavolo con il governo?
Ho parlato con tanti sindaci dei Comuni coinvolti, noi abbiamo avuto una prima, immediata e in parte ancora in corso, fase di gestione dell'emergenza che ha coinvolto la protezione civile, i vigili del fuoco, le forze dell'ordine, i comuni e tantissimi volontari, è chiaro che progressivamente si entra in una nuova fase: quella della ricostruzione. Essa non sarà soltanto una fase lunga ma anche molto complessa. E una cosa è (come verrà gestita ndr.) dal Comune grande, il Capoluogo, un'altra dal piccolo Comune, poi ci sono i Comuni della montagna che hanno subito frane e sono isolati: ci sono interi pezzi dell'Appennino che son venuti giù. C'è quindi l'esigenza di definire una strategia che abbia anche un orizzonte non soltanto a due giorni ma di medio termine, che deve affrontare il tema delle risorse e per la quale anche in questo caso noi riteniamo che non si possa prescindere dal coinvolgimento dei Comuni. La cosa principale che chiedono i Comuni adesso è continuità nella capacità di intervento, cioè di non essere lasciati soli quando si spengneranno i riflettori. 

Claudia Balbi