Alluvione Maremma: Rossi chiede stato di calamita' e poteri straordinari ai presidenti delle Regioni

Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha espresso cordoglio per le vittime del maltempo in Maremma e ha chiesto al Governo poteri di commissario governativo per i presidenti di Regione per tutte le opere idrauliche e deroga dalla gara per gli interventi inferiori ai 5mln di €

"Prima di tutto il nostro pensiero e il nostro cordoglio va alle due persone che sono morte travolte dalle acque e alle loro famiglie". E' quanto dichiarato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ieri in apertura di un incontro con la stampa  convocato il giorno dopo l'alluvione che ha colpito drammaticamente la Maremma.

"L'alluvione - ha proseguito - è stata causata dall'esondazione dell'Elsa ma, nel caso specifico dell'incidente che ha provocato due vittime, il colpevole è il fosso Sgrillozzo, affluente dello Sgrilla che a sua volta si getta nell'Elsa, affluente dell'Albegna. Diciamo subito - ha proseguito - che questi eventi non hanno a che vedere con i ritardi nella realizzazione del cosiddetto argine remoto, i quali hanno invece a che fare con l'esondazione avvenuta a valle della Marsiliana, cioè a sud dell'Albegna, che ha provocato l'allagamento di circa 40 poderi. Se fosse stato realizzato l'argine remoto per il quale ad agosto abbiamo diffidato il Consorzio di bonifica, questo evento, che comunque ha avuto un impatto minore dell'alluvione del 2012, avrebbe potuto essere molto più contenuto".

Da dicembre 2012 la Regione ha stanziato 21,3 milioni per il bacino dell'Osa-Albegna, nei quali sono compresi anche gli ultimi 7,8 milioni di euro che la Regione ha stanziato nel 2013 per la cassa di espansione di Camporegio. "Quando tutti gli interventi saranno conclusi - ha sottolineato il presidente - la situazione della piana dell'Albegna dal punto di vista del rischio sarà incomparabilmente migliore rispetto a quella precedente agli eventi calamitosi del 2012. Andiamo avanti con le opere previste fino al 2015-2016 con la massima rapidità. A mio giudizio abbiamo fatto abbastanza ma si poteva fare di più. Il Consorzio da parte sua ha un programma preciso. Oltre a dover realizzare una cassa di espansione importantissima, quella di Castel del Pietro, deve fare l'adeguamento idraulico del Magione-Radicata. La Regione deve fare invece la cassa di espansione di Camporegio. Si segua tutti la tabella di marcia e si facciano i lavori, ciascuno faccia quello che deve".

"Chiedo - ha poi proseguito il presidente - che su tutte opere idrauliche i presidenti di Regione abbiano poteri di commissario governativo. Ciò significherebbe avere il potere di convocare le conferenze dei servizi, stabilire i tempi di rilascio dei pareri e le autorizzazioni e addirittura sostituirsi nel caso di mancata risposta; oppure procedere andando sopra varianti urbanistiche (per esempio c'è un problema di questo tipo sull'argine remoto), ovviamente nell'ambito delle leggi esistenti. Accetto volentieri questa sfida. Ieri ho parlato con Lotti, Delrio, poi con D'Angelis e ho presentato una proposta di modifica dello Sblocca Italia all'onorevole Mariani. L'unico tema su cui sono stato investito con poteri di commissario di governo è stata la vecchia convenzione Stato Regioni del 2010, ma né per Massa, né per Grosseto, né per l'Elba mi sono stati dati poteri speciali".
Rossi ha anche chiesto al Governo che per le opere inferiori ai 5 milioni di euro (sotto soglia europea) si possa derogare dalla gara con trattative dirette, mentre per quelle superiori si faccia la gara a condizione che, in caso di ricorso, i lavori non si fermino. "Sarebbe questa una norma civile - ha detto Rossi - ferma restando la responsabilità penale. Al Governo chiedo infine di togliere dal Patto stabilità i finanziamenti per il dissesto idrogeologico. L'Europa ci dia una mano vera e ci consenta di spendere".

Infine,  con riferimento ai circa 40 poderi invasi dalle acque, Rossi ha ricordato che, se la Regione ha risarcito qualcosa delle alluvioni nel 2012, lo ha fatto grazie a uno stanziamento di fondi regionali pari a 6 milioni. "Chiederemo lo stato di calamità - ha concluso Rossi - ma bisogna che anche su questo punto Parlamento e Governo si impegnino. Chiediamo pertanto innanzitutto un provvedimento analogo a quello di Genova con la sospensione delle tasse per tutti gli agricoltori colpiti e, nello stesso tempo, per questi agricoltori un riconoscimento, anche per le scorte, che deve venire stavolta dal Governo".


red/pc

(fonte: Regione Toscana)