I volontari del WCK al lavoro (Fonte: WCK)

Altri sette volontari uccisi a Gaza

Dopo la denuncia della Federazione Internazionale della Croce Rossa, nella notte un raid aereo ha ucciso sette volontari a Gaza, di cui quattro sono cittadini stranieri

Un raid aereo a Gaza ha ucciso nella notte sette operatori umanitari, tra cui quattro stranieri, appartenenti alla Ong ispano-americana World Central Kitchen che si occupa della distribuzione di cibo e pasti alla popolazione civile di Gaza. L’attacco è avvenuto dopo che il gruppo aveva ricevuto e consegnato un nuovo carico di cibo lungo la rotta marittima tra Cipro e Gaza. Tra le vittime risultano anche quattro cittadini stranieri: un polacco, un britannico, un’australiana e uno con doppia cittadinanza canadese/statunitense. Israele non ha ancora riconosciuto ufficialmente la sua responsabilità: il portavoce militare ha comunicato che “sono in corso indagini sul tragico incidente”.

Le dinamiche del raid aereo
L’auto degli operatori è stata colpita dall’attacco aereo mentre attraversava il nord della Striscia, dopo aver consegnato gli aiuti, ha dichiarato Mahmoud Thabet, infermiere della Mezzaluna Rossa palestinese che ha aiutato a trasportare i corpi all'ospedale. Le navi umanitarie arrivate lunedì trasportavano circa 400 tonnellate di cibo e rifornimenti nell’ambito di una spedizione organizzata da Emirati Arabi Uniti e World Central Kitchen, organizzazione benefica fondata dallo chef José Andrés, che si è detto “disperato” per la morte dei sette operatori. Il mese scorso erano state consegnate le prime 200 tonnellate di aiuti in un progetto pilota. L'esercito israeliano conosceva le coordinate di entrambe le consegne.

Le associazioni umanitarie sospendono le attività
A seguito dell'attacco, la World Central Kitchen ha sospeso le sue attività, mentre anche un’altra organizzazione non governativa con sede negli Stati Uniti, l’American Near East Refugee Aid (Anera), ha deciso di congelare le proprie operazioni nella Striscia di Gaza. Anera svolge un ruolo chiave nella fornitura di cibo ai palestinesi nella Striscia e negli ultimi mesi ha lavorato a stretto contatto con World Central Kitchen. Da questo momento in poi, i civili palestinesi, già stremati dalla fame, non potranno quindi più contare su nessuna delle due organizzazioni. “La potenza occupante ha l'obbligo, ai sensi del diritto internazionale, di provvedere alle persone sotto occupazione”, ha sottolineato Sean Carroll, amministratore delegato di Anera, commentando l’impatto che la decisione di sospendere la fornitura di cibo avrà sui civili della Striscia di Gaza.

Le condanne internazionali
L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, e il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, hanno condannato i raid israeliani. Gli Stati Uniti da parte loro sollecitano un’indagine rapida: “Abbiamo il cuore spezzato e profondamente turbati dall'attacco che ha ucciso gli operatori umanitari di World Central Kitchen a Gaza” ha scritto sui social media Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Anche la Cina si è detta “scioccata” per l’ultimo attacco. La settimana scorsa il portavoce della Federazione Internazionale della Croce Rossa, Tommaso Della Longa, aveva denunciato la “violenza senza precedenti” nei confronti dei volontari a Gaza, dove da inizio conflitto sono stati uccisi 15 membri della Mezzaluna Rossa – 18 contando anche quelli della Stella di Davide Rossa in Israele. 

red/gp

(Fonte: Pagine Esteri, Rainews)