AQ: norme antisismiche più
severe solo da Gennaio2012

Secondo il consigliere regionale dell'Abruzzo, Emilio Nasuti, la richiesta dello slittamento a fine Gennaio 2012 delle norme antisismiche più severe deriva da una specifica richiesta delle pubbliche amministrazioni e degli ordini professionali

"Slitta al 31 gennaio 2012 l'applicazione delle norme antisismiche piu' severe per le costruzioni in zone a rischio". Così si legge in una nota dell'Ansa datata 29 novembre, che aggiunge che: "Lo ha deciso oggi il Consiglio regionale, approvando la modifica della legge regionale numero 28 dell'11 agosto scorso 'Norme per la riduzione del rischio sismico e modalita di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche'.
Su proposta del consigliere Emilio Nasuti, l'assemblea ha posticipato l'entrata in vigore delle prescrizioni, che prevedono controlli piu' stringenti sulle opere edili".

Con la legge regionale 11 agosto 2011 n. 28 la Regione Abruzzo aveva introdotto indirizzi e strumenti operativi per garantire la tutela della pubblica incolumità ed il miglioramento delle azioni mirate alla prevenzione e alla riduzione del rischio sismico, nel rispetto dei principi fondamentali contenuti nella legislazione statale con particolare riferimento a disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Tale legge regionale disciplina i procedimenti relativi ad interventi in zone sismiche e prevede disposizioni relative alle nuove costruzioni, agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, agli ampliamenti e alle sopraelevazioni realizzati in zona sismica, ivi comprese varianti sostanziali a progetti.
La legge sarebbe dovuta entrare in vigore il 24 novembre 2011, ma dopo lo slittamento deciso dal consiglio regionale, entrerà in vigore il 31 Gennaio 2012.

Il consigliere Nasuti, che ha proposto lo slittamento, ha spiegato di aver ricevuto "pressanti richieste da parte delle Province e dei Comuni, che hanno manifestato l'esigenza di avere più tempo per l'organizzazione degli uffici deputati all'esame dei progetti, così come dagli ordini professionali di ingegneri e architetti, che a loro volta hanno chiesto una proroga per essere in grado di adempiere alle nuove prescrizioni".

 

red/pc