Fonte foto: X Lau Cano

Argentina, almeno 16 morti per l'alluvione che ha colpito Bahía Blanca e Cerri

In poche ore sono caduti 400 millimetri di pioggia, l'equivalente di un anno intero. Si cercano tre dispersi. Il cordoglio di Papa Francesco e della Premier Giorgia Meloni

È di almeno 16 morti il tragico bilancio dell'alluvione che ha colpito le città di Bahía Blanca e di Cerri, nella provincia di Buenos Aires, nel sud-ovest del Paese latinoamericano.

In poche ore la pioggia di un anno intero
Tra venerdì e sabato scorsi nella zona sono caduti quasi 400 millimetri di pioggia in poche ore, la stessa quantità che solitamente cade nel corso di un anno intero. Le autorità locali sono impegnate nelle operazioni di soccorso, rese complicate dalla quasi completa inondazione dei due centri.
Vigili del fuoco, Protezione civile, forze di polizia e forze armate sono alla ricerca delle tre persone che mancano all’appello, tra cui le sorelline Delfina e Pilar Hecker, viste per l’ultima volta nei pressi della laguna di Cerri. Ancora impossibile iniziare la conta dei danni vista la difficoltà nel ristabilire i servizi essenziali.

Tre giorni di lutto nazionale
Il presidente dell'Argentina, Javier Milei, ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. In una nota  l'Ufficio presidenziale ha precisato che “il governo nazionale resterà impegnato, insieme al municipio di Bahía Blanca e alla provincia di Buenos Aires, nell'assistenza alle vittime in questo momento di dolore per tutti gli argentini”.
Dal canto suo, la ministra della Sicurezza nazionale, Patricia Bullrich, ha dichiarato in un'intervista alla stazione radio locale Radio Mitre che Bahia Blanca è “una città distrutta”, mentre il consiglio comunale non esclude altre vittime.

In campo per salvataggio, evacuazione e assistenza alla popolazione
La presidenza dell'Argentina ha rivendicato che l'allerta “su questa catastrofe” è stata diramata “in tempi record”, e che l'esecutivo “ha messo a disposizione tutte le sue risorse” per il salvataggio, l'evacuazione, le cure mediche e gli alloggi. 
Con l’attivazione del Sistema Nazionale per la Gestione Integrata dei Rischi, le Forze Armate sono intervenute per aiutare le popolazioni colpite. Le autorità hanno ordinato l'apertura di diversi centri per le persone evacuate, mentre le forze coinvolte continuano a collaborare con le autorità locali e provinciali per ritrovare coloro che risultano ancora dispersi.
“Il ministero del Capitale Umano ha trasportato, tramite voli dell'Aeronautica Militare, i beni di prima necessità necessari per questo tipo di emergenza e il ministero della Salute ha fornito ambulanze, medicinali e un ospedale mobile con 40 posti letto per rafforzare il sistema di emergenza locale”, ha detto ancora la presidenza, aggiungendo che il ministero dell'Economia ha approvato un aiuto finanziario straordinario al municipio di Bahía Blanca di 10 miliardi di pesos argentini (8,7 milioni di euro) per riparare i danni causati e per consentire la ripresa della città.

Il cordoglio di Papa Francesco
In un telegramma inviato dal Policlinico Gemelli, indirizzato a monsignor Alfonso Azpiroz Costa, O.P., arcivescovo di Bahía Blanca, Papa Francesco si è detto “rattristato” dalla notizia della catastrofe naturale che “ha causato tante vittime e danni materiali”.
Il Papa ha espresso poi la sua “vicinanza spirituale a tutta la popolazione, pregando il Signore di concedere conforto a quanti soffrono in questi momenti di dolore e incertezza”.

Il cordoglio di Giorgia Meloni
Ha espresso il proprio cordoglio anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: '”Il governo italiano rinnova il proprio sostegno alle autorità argentine impegnate nei soccorsi e nell'assistenza alla popolazione coinvolta”, si legge in una nota di Palazzo Chigi

Red/la
Fonti: Adnkronos, Vatican News, Agenzia Dire, Ansa