Boccali, Anci: ''subito il testo unico di protezione civile per gli enti locali''

Dal patto di stabilità alla necessità di un testo unico di protezione civile per gli enti locali, all'istituzione della giornata nazionale della protezione civile: intervista a tutto tondo a Wladimiro Boccali, Sindaco di Perugia e delegato Anci alla protezione civile

Graziano Delrio, Presidente dell'Anci, ora è Ministro per gli Affari regionali. Flavio Zanonato, Sindaco di Padova, è Ministro dello Sviluppo. Infine  Angelo Rughetti, segretario e direttore generale ANCI, siede tra i banchi della Camera dei Deputati. La squadra degli amministratori locali chiamati nel nuovo governo Letta si è completata con la nomina di un viceministro e due sottosegretari.
Si tratta di un importante risultato per i Sindaci e per l'ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Abbiamo chiesto a  Wladimiro Boccali, Sindaco di Perugia e delegato Anci alla Protezione civile, quali risvolti e prospettive ci si attendano da questa massiccia rappresentanza degli enti locali e del territorio nelle più alte Istituzioni dello Stato.
 
Dott. Boccali, con questo spiegamento di forze si riuscirà a far togliere dai vincoli del patto di stabilità le misure di prevenzione sismica e quelle sul rischio idrogeologico, come anche Lei ha spesso auspicato?
"Anche questo Governo, come il precedente, dovrà innanzitutto affrontare le priorità rappresentate dalla crisi economica e dalla situazione dei conti pubblici. Non possiamo pensare che le cose cambino completamente da un giorno all'altro solo perché è cambiato il Governo. Ciò che pretendiamo dal nuovo Governo, e che penso sia lecito attendersi, è una maggiore attenzione nei confronti dei Comuni e dei temi di protezione civile.
Il patto di stabilità blocca lo sviluppo dei territori e va complessivamente rivisto. L'esclusione dallo stesso delle spese per opere di mitigazione del rischio da calamità naturale è una misura dettata da semplici criteri di ragionevolezza: tali opere sono capaci di salvaguardare l'incolumità dei cittadini meglio di qualsiasi intervento in emergenza e investire risorse pubbliche in prevenzione è certamente più proficuo che spendere in condizioni di emergenza".

Tra gli obiettivi di Anci c'è il testo unico di protezione civile per gli enti locali. Quali sono gli elementi centrali del testo unico e a che punto siete?
"A che punto siamo dovrebbe dircelo il Governo. Noi possiamo continuare a sollecitare la stesura, a proporre una metodologia di lavoro che parta dal confronto tra tutti gli attori del sistema di protezione civile, portare il punto di vista dei Comuni e le nostre proposte per rendere il sistema più integrato ed efficace, sia in tempo di emergenza che in tempo di pace.
La necessità di un Testo unico della protezione civile è un'esigenza avvertita da tutti i soggetti che hanno a che fare con questa materia. L'Anci l'ha sottolineato più volte, a maggior ragione dopo l'approvazione delle novità normative introdotte nel corso del 2012. È necessario avviare un processo complessivo di aggiornamento, revisione, armonizzazione che metta ordine in una normativa complessa e stratificata, una giungla di leggi, regolamenti attuativi, direttive in cui è difficile districarsi".

Un altro tema su cui Anci pone l'attenzione è la ridefinizione e armonizzazione delle procedure d'emergenza. Cosa chiedete?
"La riforma del Servizio nazionale della Protezione civile con la legge 100/2012 è valutabile positivamente in quanto segna il ritorno ad una Protezione civile concentrata sulle attività di gestione delle emergenze e non sulla gestione dei cosiddetti grandi eventi. Tuttavia la recente riforma non dice molto sugli aspetti più direttamente legati all'operatività del sistema ed in particolar modo alle modalità di coordinamento tra i diversi soggetti. È necessario quindi avviare un percorso che dia effettiva operatività alle novità introdotte a partire dal rapporto tra Sindaco, Prefetto e Presidente della Regione".

A che punto siete con l'istituzione del Coordinamento nazionale dei "Gruppi Comunali di Volontariato di Protezione Civile"? Quali le ragioni, oltre l'accesso ai fondi, che vi hanno portato a decidere la sua costituzione e quali i primi obiettivi della nascente associazione?
"È bene sottolineare che anche oggi, dopo il riordino della protezione civile, al Sindaco non vengono riconosciuti poteri e risorse tali per poter esercitare pienamente un ruolo - quello di autorità comunale di Protezione civile - che la normativa vigente gli riconosce esplicitamente.
Se in questi anni i Sindaci sono riusciti a garantire un servizio di protezione civile a livello comunale è anche grazie al lavoro svolto dai Gruppi Comunali e delle Associazioni di Volontari di Protezione Civile. Il primo obiettivo della nuova associazione sarà proprio quello di evidenziare l'importanza del volontariato comunale di protezione civile e promuoverne la più ampia diffusione.
Nei Gruppi Comunali sono iscritti circa il 30% di tutti i volontari che partecipano al sistema nazionale di Protezione Civile. Tuttavia continuano a non essere rappresentati nella Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile in quanto privi di un coordinamento nazionale.
Con la recente pubblicazione dei nuovi indirizzi operativi per il volontariato di Protezione Civile diventa ancora più urgente la costituzione di un'associazione nazionale dei Gruppi Comunali che affronti il tema della piena operatività a livello nazionale e la possibilità di interloquire direttamente con il Dipartimento della protezione civile. Siamo pronti e lo statuto sarà depositato a breve".

Per finire: state lavorando perché nasca la giornata nazionale protezione civile, quali sono gli scopi e cosa ne pensano gli altri attori del sistema? E quando diventerà realtà?
È una delle proposte che abbiamo avanzato al nuovo Governo e speriamo diventi presto realtà.
Che la Nuova protezione civile debba fondarsi su una maggiore consapevolezza dei cittadini è un assunto condiviso da tutti gli attori del sistema di protezione civile.
Bisogna però andare oltre l'enunciazione di principi. Per questo l'Anci ha immaginato e proposto una giornata dedicata, su tutto il territorio nazionale, ai temi della protezione civile. Una giornata che i cittadini possano vivere come una grande festa della prevenzione e della sicurezza, in cui grandi e piccini saranno impegnati in attività di esercitazione e simulazione dell'emergenza. Perché la Nuova protezione civile parte dal coinvolgimento di ognuno di noi".



Luca Calzolari