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Bonifica per 7 discariche abusive, Italia fuori da contenzioso Ue

il Ministro Costa: “risparmio 3 milioni all'anno di sanzioni, ora il nostro compito è prevenire”

Sono state bonificate altre sette discariche abusive. Lo comunica la direzione generale Ambiente della commissione Europea in una nota del ministero dell'Ambiente facendo presente che il nostro Paese ha messo a punto "la regolarizzazione di altri 7 siti di discarica abusivi e quindi la conseguente fuoriuscita dal contenzioso con l'Ue". Le discariche sono in Campania, Abruzzo, Lazio e Calabria.

Dopo quattro semestri dalla nomina del commissario, il lavoro finora svolto ha portato alla fuoriuscita dalla procedura di 36 siti di discariche abusive posti a norma. La sanzione europea quindi, per gli 80 siti affidati al commissario straordinario per il periodo in cui sta operando, "è stata ricalcolata dai 32 milioni e 800 mila euro annui ai 19 milioni e 200 mila, con un risparmio annuale a giugno 2019 di 13 milioni e 600 mila euro".

"Il risultato di oltre 13 milioni di euro risparmiati annualmente e di 36 siti regolarizzati è un obiettivo raggiunto dal sistema Paese, presidenza del Consiglio, ministero dell'Ambiente, Arma dei Carabinieri e singoli enti territoriali (Regioni e Comuni) che sta consentendo di sanare una ferita storicizzata" ha affermato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. "I risultati costanti – ha aggiunto poi Costa - sono il frutto di una sinergia continua di attori pubblici, centrali e periferici, che oggi fanno squadra. Il nostro compito ora è quello di prevenire perché non ci si debba più trovare a dover tamponare situazioni di crisi come queste".

Oltre a quello delle discariche abusive, in Italia resta però aperto anche il fronte delle discariche irregolari per le quali a fine marzo l'Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea. Una sentenza emessa perché il nostro paese non ha adeguato 44 discariche alle disposizioni previste dall'apposita direttiva del 1999 entro la scadenza fissata dalla Commissione, ovvero il 19 ottobre del 2015. Delle 44 discariche, osservava la Corte, 31 non risultavano ancora in regola all'ottobre 2015, per sette i lavori di adeguamento sono stati completati solo del 2017-2018 e per altre sei o non è stato possibile verificarne la conformità alle disposizioni della direttiva o i lavori di adeguamento sono stati fatti dopo il 2015.

Red/cb
(Fonte: Ansa e Dire)