Buoni spesa, le regole per ottenerli nelle principali città italiane (MAPPA)

La mappa riporta tutti i capoluoghi di Provincia italiani. Cliccando su ciascuna città si accede a una scheda con il link del sito istituzionale del Comune con le indicazioni su come procedere all'invio della domanda di buoni spesa e i criteri per l'assegnazione

Con ordinanza del 29 marzo 2020 il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha destinato 400 milioni di euro ai Comuni italiani per finanziare buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare derivante dalle conseguenze sociali dell'epidemia di coronavirus.

Nella mappa sono evidenziati con un segnalino tutti i capoluoghi di Provincia italiani. Cliccando su ciascuna città è possibile accedere a una scheda con riportato il link della pagina del sito istituzionale del Comune con le indicazioni su come procedere all'invio della domanda di buoni spesa e i criteri per l'assegnazione.



Molti Comuni si sono attivati subito per stabilire i criteri di assegnazione del beneficio e in alcuni luoghi sono già finite le risorse stanziate. Ad esempio, la città di Torino, alla quale l'ordinanza destinava 4.624.012,40, potrà far fronte alle richieste pervenute entro il 4 aprile, ma dal 6 ha sospeso la possibilità di fare domanda, in attesa del recupero di ulteriori risorse da destinare agli aiuti (il 6 aprile la Giunta comunale ha integrato le risorse tramite il prelievo di 663mila euro dal Fondo di riserva). A Genova era già stato stabilito che le domande dovessero arrivare tra il 3 e il 6 aprile. In altre città, non è stata prevista una vera e propria data di scadenza per la presentazione delle domande, ma i buoni spesa saranno erogati in ogni caso nei limiti delle risorse disponibili. Questa, ad esempio, la scelta di città come Bologna e Firenze, alle quali, rispettivamente, l'ordinanza ha destinato 2.062.703,93 e  2.000.411,37. Altre grandi città, come Roma, Milano e Napoli, hanno deciso di introdurre delle scadenze per la presentazione delle domande.

Martina Nasso