Fonte Twitter Vigili del Fuoco

Bus precipita a Mestre (VE), 21 morti e 15 feriti

Il mezzo è caduto da un cavalcavia e nell'impatto si è incendiato. Tra le vittime anche un neonato e un bambino di 12 anni. La Procura di Venezia ha aperto un'indagine

Un pullman è precipitato ieri sera, martedì 3 ottobre, attorno alle 19:45 da un cavalcavia a Mestre (VE) nella via sottostante. Il mezzo, un bus elettrico di linea, nel momento dell'impatto ha poi preso fuoco. A causa dell'evento sono morte 21 persone, di cui due bambini, e gli altri 15 passeggeri sono rimasti feriti. 


I soccorsi
Le squadre dei Vigili del Fuoco di Mestre, Treviso, Padova, Rovigo e Gorizia, circa 70 uomini, sono intervenute con 20 mezzi attorno alle 19:50 nel punto dell'impatto, precisamente sul viadotto di via della Libertà, Rampa Rizzardi, e sulla strada sottostante via della Pila nei pressi della ferrovia. Le operazioni di soccorso sono terminate nella notte con la bonifica e la messa in sicurezza dei luoghi. La carcassa del pullman è stata rimossa questa mattina, mercoledì 4 ottobre, alle 5. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Anche l'autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. I suoi colleghi lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l'attività da 7 anni.



La dinamica
L'autista era partito ieri pomeriggio dopo le 18:30 per raggiungere i turisti che alloggiavano in un camping di Marghera. Era dipendente della Martini Bus, che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea, con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia. La dinamica degli eventi non è ancora chiara, tra le ipotesi al vaglio sulle cause dell'incidente c'è quella di un malore dell'autista. "L'autobus era nuovo e lui era bravo" sostiene Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea. Un video diffuso sembra suffragare l'ipotesi di un malore: "si vede il pullman, un mezzo molto pesante perché elettrico - dice Fiorese - poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail".

Aperte le indagini
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage. "Allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti", ha detto all'Ansa il procuratore Bruno Cherchi, annunciando che oggi verrà disposta un'attività medico-legale "sia per attività ordinaria di controllo sia anche perché possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l'identificazione". 

Servizio accoglienza parenti delle vittime
Intanto la Regione Veneto ha allestito e già attivato all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre. Nell’androne dell'ospedale è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi. “In questi minuti sono già molte quelle arrivate all’ospedale” riporta una nota della Regione. Per i familiari è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese. I parenti sono inoltre assistiti da un Team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.

Le vittime e i feriti
Secondo quanto riportato dall'Ansa tra le vittime dell'incidente ci sono anche due bambini - un neonato di pochi mesi, e un 12enne, come riferito da Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto. Nella notte non si sono registrati altri morti tra i 15 feriti portati negli ospedali della regione. Quattro di essi, in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati. Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c'è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi. Tra le persone che si trovavano ieri sera a bordo del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre e ricoverate all'ospedale di Treviso, ci sono quattro adulti e due fratellini tedeschi di 7 e 13 anni. Questi ultimi hanno entrambi riportato fratture del femore e traumi lombari, sono stati operati durante la notte e adesso sono fuori pericolo. Sono supportati dal servizio psicologico data la perdita di entrambi i genitori. Tra gli adulti trasportati c'è una donna spagnola con ustioni sul 60% del corpo, trasferita in seguito al centro specializzato di Padova. Gli altri sono ancora due spagnoli ed un ucraino, tutti con fratture costali e vertebrali che si trovano nel reparto di terapia intensiva, in prognosi riservata.

Il cordoglio
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha proclamato per oggi, mercoledì 4 ottobre, il lutto cittadino per "l'immane tragedia che ha colpito questa sera la nostra comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole". Ieri sera, Brugnaro ha ricevuto la telefonata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che gli ha espresso il suo cordoglio per la grave tragedia. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno: "Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia".  Poco dopo l'incidente sono arrivate anche le parole di cordoglio del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza”, ha dichiarato il Presidente.


Articolo aggiornato alle 16:03 del 4/10/23

Red/cb

(Fonte: Ansa, Twitter Vigili del Fuoco, Vigili del Fuoco)