Campi Flegrei: affiora un nuovo geyser alto cinque metri

Nei giorni scorsi una colonna d'acqua e gas si è alzata dal suolo vicino ad Agnano. Al lavoro gli scienziati dell'Osservatorio Vesuviano

Una nuova bocca, con un "geyser" alto 5 metri di gas e acqua bollente. I Campi Flegrei, la zona vulcanica alle porte di Napoli, sono di nuovo al centro delle cronache. Un nuovo foro si è aperto sul terreno nel campo fumarolico di Pisciarelli, vicino ad Agnano: il sottosuolo espelle gas e acqua a una temperatura di 95 gradi, generando una grande nuvola di vapore, simile a quelle osservabili nelle sorgenti di acqua calda in Islanda o nel parco di Yellowstone.
La causa del fenomeno, secondo l'Osservatorio Vesuviano, sarebbe da ricondurre alle forti piogge che hanno interessato negli ultimi giorni Napoli. "Stiamo facendo le verifiche del caso - ha detto il direttore dell'Osservatorio, Marcello Martini all'ANSA - e oggi stesso sono in corso dei nuovi sopralluoghi per eseguire ulteriori rilievi".

Da diverso tempo i Campi Flegrei sono sotto stretta osservazione. Il supervulcano nel sottosuolo è molto pericoloso, la sua forza eruttiva è stata sottovalutata nei decenni scorsi, concentrando l'attenzione dei napoletani solo su una possibile eruzione del Vesuvio. In realtà, sottolineano gli esperti, i Campi Flegrei sono una zona a intensa attività vulcanica, una delle più attive nel mondo. Dal 2005 è stato osservato dai tecnici dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia un accelerarsi del bradisismo, un innalzamento del suolo. Si tratta di movimenti consistenti: il sollevamento complessivo da gennaio 2012 è di circa 9.5 cm. Ai Campi Flegrei sono installati anche strumenti per il monitoraggio continuo della sismicità, oltre a quelli delle deformazioni del suolo e delle emissioni di gas dal suolo e dalle fumarole. I dati prodotti dagli strumenti sono analizzati da sistemi automatici e controllati e interpretati dai ricercatori dei diversi settori. Coinvolto anche il Dipartimento di Protezione Civile, che è al lavoro, con i Comuni napoletani, per elaborare una serie di protocolli operativi per l'evacuazione del territorio in caso di evento vulcanico. Non si tratta di un lavoro facile, un'eruzione del Vesuvio comporterebbe lo spostamento di 800 mila persone. Queste cifre si ridimensionano per i Campi Flegrei, ma si tratterebbe comunque di fornire assistenza immediata a migliaia di persone.



Walter Milan