Fonte Facebook Nello Musumeci

Campi Flegrei, Commissione Grandi Rischi: "resta l'allerta gialla"

Il governo intanto prepara un decreto legge apposito per l'area flegrea che comprenderà un nuovo piano di esodo in caso di sisma grave. Musumeci: “Nei prossimi giorni decreto ad hoc in Cdm”

Dopo la riunione di ieri, martedì 3 ottobre, la Commissione nazionale per la  per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi ha espresso il suo parere stabilendo che nell'area flegrea rimane l'allerta gialla. Nessun aumento di livello di allerta dunque per quanto riguarda “il rischio vulcanico” e la previsione che per quanto riguarda la sismicità, connessa al fenomeno bradisismico, “ la maggiore frequenza degli sciami sismici, l’aumento della loro magnitudo e il perdurare del sollevamento del suolo, suggeriscono che gli stessi eventi sismici possano ripetersi in futuro”. 

Il verbale della Commissione
A dichiararlo sul suo profilo Facebook lo stesso ministro per la Protezione Civile e del Mare, Nello Musumeci, che spiega: “Sulla situazione nell’area dei Campi Flegrei rimane l’allerta gialla. Abbiamo preso atto del verbale conclusivo della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi, appositamente convocata dal capo dipartimento Fabrizio Curcio e che è rimasta in seduta per l’intera giornata”. “La commissione, sulla base delle relazioni dei centri di competenza del Dipartimento della Protezione civile (Ingv e CNR/IREA), che hanno fornito un’ampia rappresentazione dei dati del monitoraggio multiparametrico del sistema vulcanico, ha valutato che allo stato attuale non si ravvisano motivazioni immediate per la modifica del livello di allerta giallo per il rischio vulcanico” ha aggiunto il ministro. 

Il decreto Campi Flegrei
Ieri intanto Musumeci ha annunciato che potrebbe arrivare in Cdm nei prossimi giorni un nuovo decreto legge sui Campi Flegrei che prevede “un piano di esodo in relazione al bradisismo, perché quello per il rischio vulcanico il piano esiste già e va soltanto aggiornato e ciò è di competenza della Regione di intesa con gli enti locali”. Il nuovo piano sarà “uno strumento che verrà adottato soltanto in casi estremi, ma averlo, elaborarlo e tenerlo aggiornato è una buona pratica di prevenzione”. Oggi infatti un piano di evacuazione dell'area in caso di eruzione esiste già, come abbiamo scritto qui. 

Sensibilizzazione e potenziamento prociv 
Il decreto prevede altri tre punti, già citati dal ministro in altre occasioni: “un piano per valutare la vulnerabilità del costruito, del patrimonio edilizio esistente, sia pubblico che privato, un piano per la comunicazione, che è importantissima in questo momento: non possiamo creare allarme ma nemmeno sottovalutare e pensiamo di coinvolgere anche le scuole. E poi il potenziamento delle strutture di protezione civile presso gli enti locali, affinché in caso di necessità si possa intervenire con disponibilità e con risorse umane e strumentali”. 

Red/cb
(Fonte: Facebook Ministro Nello Musumeci, Rai)