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Campi Flegrei. Curcio: "presto si riunirà la Commissione Grandi Rischi"

Tre gli obiettivi della Protezione Civile in quest'area: realizzare un piano di analisi della vulnerabilità del territorio e un piano di comunicazione alla popolazione e aggiornare i piani di emergenza e delle vie di esodo

Dopo la scossa di magnitudo 4.2 che mercoledì 27 settembre ha colpito l'area dei Campi Flegrei ed è stata avvertita nelle zone limitrofe, il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è intervenuto sul "Corriere del Mezzogiorno" per rassicurare i cittadini e commentare le informazioni, spesso senza fondamento, che compaiono in questi giorni online. Il Capo della Protezione Civile ha anche annunciato che nei prossimi giorni, si riunirà la Commissione Grandi Rischi, ovvero l'organo formato dai maggiori esperti del Paese in materia di rischi, a cui verrà chiesto un parere scientifico sui fenomeni in atto nell'area campana.

Consapevolezza e monitoraggio
Curcio ha spiegato che lo stress che sta vivendo la popolazione dei comuni dell'area flegrea è frutto di una situazione difficile: "capiamo bene la preoccupazione della cittadinanza anche considerato che, come più volte evidenziato dalla comunità scientifica, è molto probabile che lo sciame prosegua e che possano verificarsi anche scosse con magnitudo uguali o superiori a quelle registrate finora". Il Capo del Dipartimento ha poi ribadito l'importanza di essere cittadini consapevoli dei rischi a cui è soggetto il proprio territorio: "La raccomandazione è prestare attenzione tutti, le istituzioni ma anche i privati cittadini, al tema della vulnerabilità sismica: sapere se la propria abitazione è costruita secondo le norme antisismiche o se è invece a rischio in caso di scosse, anche di magnitudo non particolarmente elevata, è essenziale. Informarsi su cosa è possibile fare prima di un terremoto è il primo passo per essere più sicuri". Per quanto riguarda il rischio di eruzione vulcanica temuta da molti, Curcio ha ricordato che sia i Campi Flegrei che il Vesuvio "sono tra i vulcani più monitorati al mondo, grazie al lavoro costante dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e non solo". E ha rassicurato la popolazione affermando che ad oggi i dati e le analisi di deformazione del suolo di Ingv "non evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che eventuali future variazioni possono ovviamente verificarsi e indicare un’evoluzione dello scenario". 

Per il resto la Protezione Civile nazionale si sta impegnando nel realizzare tre obiettivi, come ha spiegato dalle pagine de "Il Mattino", il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Da un lato dare vita ad un piano di analisi della vulnerabilità del territorio, finanziato dalla Protezione Civile nazionale. Dall'altro dare vita a un piano della comunicazione alla popolazione a cui si aggiunge l'aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di esodo anche con apposite esercitazioni periodiche, con una verifica della rete infrastrutturale. Proprio oggi al ministero si terrà una riunione dedicata "esclusivamente ai Campi Flegrei" ha dichiarato Musumeci al quotidiano di Napoli.

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Red/cb
(Fonte: Corriere del Mezzzogiorno, Il Mattino)