Fonte ingv

Campi Flegrei: Doglioni "Due opzioni: fine delle sequenze o eruzione"

Oggi il presidente di Ingv, in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, ha spiegato quali potrebbero essere gli scenari futuri dati dalle continue sequenze sismiche dell'area flegrea

Di fronte alle continue sequenze sismiche registrate nei Campi Flegrei, le possibilità che abbiamo per il futuro sarebbero due: la prima è che la crisi di bradisismo in corso termini come era accaduto per quella del 1983-84, la seconda, la peggiore è che si verifichi un'eruzione simile a quella del 1538, quindi molto forte. A spiegarlo oggi, giovedì 28 settembre, in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, lo stesso presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni

Evoluzione sequenze sismiche
A proposito del fenomeno in atto Doglioni ha affermato: "La nostra preoccupazione è legata sia alla sismicità, sia al fatto che queste temperature in particolari località potrebbero dare delle piccole esplosioni freatiche che non sono eruzioni di magma, ma è acqua che in questo stadio super critico può dare delle esplosioni. Quindi, considerato che negli ultimi mesi la sismicità non ha fatto altro che aumentare - sia in termini di numero di eventi, ravvicinamento degli sciami, aumento dell'energia - in questo momento non vediamo la fine".

Scenari
Per quanto riguarda invece l'evoluzione del fenomeno Doglioni, che ha ribadito l'impegno di Ingv nel monitorare la situazione, ha prospettato due possibilità: "Lo scenario meno critico è una situazione analoga alla crisi del 1982-84", una crisi bradisismica che "è durata 2 anni e poi si è fermata", mentre "al momento lo scenario più critico è un'eruzione come quella del Monte Nuovo", risalente al 1538, la più recente delle oltre 70 eruzioni esplosive avvenute nei Campi Flegrei. Un evento molto diverso da quello avvenuto 39.000 anni fa, quando l'eruzione liberò oltre 400 metri cubi di materiale. Nel caso di un'eruzione, ha aggiunto il presidente dell'Ingv, "non sappiamo né quando né dove, potrebbe avvenire e, per quanto piccola, provocherebbe un disagio sociale". In ogni caso, ha concluso il Presidente Ingv "è impossibile pensare che i Campi Flegrei si spengano perché sono un vulcano attivo".

Red/cb
(Fonte: Ansa)