Fonte Cnsas Fvg

Cnsas, gli interventi del fine settimana dal 20 al 21 giugno

Un morto, schiacciato da un masso sulle Alpi Carniche Orientali, un alpinista volato in parete per una cinquantina di metri al Passo Forca, nel bellunese, un trauma cranico per una caduta sul Monte Musi (UD), sono solo alcuni degli incidenti in montagna del weekend

La giornata di sabato 20 giugno è stata contrassegnata da un'operazione in elicottero per un grave trauma cranico nei pressi di Lusevera, in provincia di Udine. Qui gli uomini del Cnsas FVG sono intervenuti ed hanno salvato un uomo di 59 anni che stava scendendo in comitiva lungo il sentiero con segnavia CAI 737 dal Bivacco Brollo (posizionato sotto la cresta del Monte Musi) quando alla quota di 1100 metri ha perso aderenza su un tratto con roccette ed è ruzzolato nel canale sottostante ed è stato elitrasportato all'ospedale di Udine. A recuperare il ferito l'equipe medica dell'elisoccorso regionale con il tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico: stabilizzato sul posto e imbarellato, l'uomo è stato caricato a bordo con il verricello e poi nuovamente stabilizzato al campo base, dove attendevano le squadre di terra, sette tecnici, giunte a supporto delle operazioni dalla stazione del Soccorso Alpino e speleologico di Udine -Gemona. L'intervento si è concluso alle 15.30.

Anche in Veneto sul bellunese si è alzato in volo l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, per soccorrere un ciclista ferito al collo dopo una brutta caduta. Attorno alle 14 e 30 la Centrale del 118 era stata allertata dai compagni del ciclista che era caduto con la propria mountain bike in località Stabin, non distante dal Tabià Dal Monego. L'uomo di 69 anni, di Spinea (VE), era ruzzolato a lato delle strada sterrata che stava percorrendo e il ramo di un albero lo aveva ferito all'altezza del collo. Mentre gli amici tamponavano il taglio seguendo le istruzioni degli operatori al cellulare, sul posto si è portato l'elicottero, che, una volta individuato il luogo dell'incidente, ha sbarcato con un verricello di 40 metri tecnico di elisoccorso ed equipe medica. Subito sono state prestate le prime cure, per poi imbarcare l'infortunato e trasportarlo all'ospedale di Belluno.

Anche la serata di sabato è stata segnata da interventi del Cnsas, uno nel triestino, l'altro nel bolognese. In Val Rosandra (TS) attorno alle 20 una turista tedesca, nel suo ultimo giorno di vacanza, si è procurata una brutta distorsione alla caviglia. La donna si trovava assieme al suo ragazzo e la coppia è stata notata in difficoltà da un ciclista di passaggio sulla ciclabile, presso la quale, sotto la parete del settore di arrampicata denominato "la Bianca". Speravano di riuscire a raggiungere autonomamente l'automobile ma il ciclista ha chiamato il NUE112. Sul posto sono intervenuti quattro tecnici della stazione di Trieste del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno raggiunto coppia a piedi, hanno bloccato l'arto e hanno trasportato la donna fino all'ambulanza parcheggiata poco distante dalla ciclabile al cosiddetto casello Hervati. La donna è stata portata a Cattinara.
Sull'Appennino bolognese il Soccorso alpino si è attivato per salvare una persona infortunata alla gamba nella zona del Lago Scaffaiolo. L'intervento iniziato alle 21 si è concluso alle 23. Ad essere in pericolo un giovane di 16 anni residente a Bolzano che mentre stava camminando sul crinale ha messo male il piede procurandosi una distorsione alla caviglia. Il giovane, pur zoppicando ha raggiunto il Rifugio Duca degli Abruzzi e ha chiesto aiuto. Il 118, attivato dal gestore del rifugio, ha inviato sul posto la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Corno alle Scale con un mezzo fuoristrada e l'ambulanza di Lizzano. Arrivato sul posto gli operatori del Cnsas hanno caricato sul mezzo l'infortunato e lo hanno portato fino alle Polle dove ad attendere c'era l'ambulanza.

La giornata di domenica 22 giugno si è aperta con un altro incidente di media gravità in Emilia-Romagna. Precisamente a Sestola, in provincia di Modena, la squadra del Saer ha soccorso un ragazzo di 27 anni residente a San Giovanni in Persiceto (Bo) che si trovava con amici a fare una discesa sulla pista nera di downhill (gara in discesa in bici) a Pian del Falco quando, giunto all’altezza di Ca d’Albino a quota 1100 metri è caduto rovinosamente a terra procurandosi un importante trauma al cranio e al volto che le ha causato una momentanea perdita di coscienza. Gli amici hanno attivato il 118 che ha inviato sul posto l’elicottero di Pavullo, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cimone e l’ambulanza di Sestola. Dopo valutazione da parte del medico il ragazzo è stato traportato al Maggiore di Bologna con l’elicottero in Codice di media gravità.

Altro grave incidente che ha richiesto l'invio dell'elicottero domenica nel bellunese. Attorno alle 10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Passo Forca, dove, scalando i primi tiri della Via Mafalda, un alpinista era volato in parete per una cinquantina di metri. Individuato il punto dell'incidente, l'eliambulanza ha sbarcato con un verricello di 40 metri il tecnico di elisoccorso e successivamente il medico, che hanno prestato le prime cure al rocciatore, 50 anni, di Feltre (BL). L'uomo lamentava dolori a una spalla e aveva sbattuto in altre parti del corpo, ed è stato stabilizzato sul posto. L'elicottero ha poi recuperato il medico e il compagno, per poi imbarcare in una seconda rotazione tecnico di elisoccorso e infortunato. L'uomo, con un probabile politrauma, è stato trasportato all'ospedale di Treviso.

Domenica 22 giugno alle 14 e 44 si è registrato l'incidente più grave del fine settimana nel gruppo del Monte Cavallo -Creta di Aip (Alpi Carniche Orientali). Qui un alpinista veneto è morto schiacciato da un sasso lungo la via Lomasti alla parete sude della Creta di Pricotic. Al momento dell'impatto l'uomo si trovava a quota 1900 metri, a circa due terzi della via e stava facendo sicurezza al capocordata che arrampicava dal punto di sosta. Con lui, sulla stessa sosta, c'era un'altra cordata. L'allarme, a causa dell'assenza di rete telefonica nella zona, è partito con un SOS da un GPS Garmin ed è stato rilevato dalla centrale Garmin in America, quindi trasmesso alla Protezione Civile di Roma e infine alla Sores. I soccorritori della stazione di Moggio Udinese del Soccorso Alpino e Speleologico, assieme alla Guardia di Finanza di Sella Nevea e ai Vigili del Fuoco si sono recati a Casera Winkel, punto di partenza del sentiero che conduce alla base delle pareti. Contestualmente è arrivato sul posto, sopra la parete, anche l'elisoccorso regionale. L'equipe medica con il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino è stata calata sul posto, in parete, con il verricello, ma il medico ha soltanto potuto constatare la morte dello scalatore. Una volta ottenuta l'autorizzazione alla rimozione della salma, sul posto è stato inviato per le operazioni di recupero l'elicottero della Protezione Civile che, in una prima rotazione, ha prelevato la persona deceduta e, nelle successive, gli altri alpinisti presenti in parete.

In Emilia-Romagna sono stati ben due gli interventi di soccorso nel giro del pomeriggio di domenica. Il primo a Lago del Tasso, località Casina, in provincia di Reggio Emilia, per un motociclista caduto a terra. Sulla sua enduro l'uomo stava percorrendo un tratto in discesa quando ha perso il controllo venendo e ne è stato. L'uomo, un quarantottenne di Vezzano sul Crostolo, ha urtato violentemente il capo e una spalla al suolo: subito gli amici hanno dato l'allarme, chiamando la centrale del 118. Sul posto sono arrivati i tecnici del Soccorso Alpino, EliPavullo e la Croce Rossa di Casina. Dopo essere stato stabilizzato, l'uomo è stato caricato a bordo dell'elicottero e quindi trasportato all'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia con un trauma cranico e altri traumi agli arti superiori. L'altro intervento ha visto il Saer soccorrere un ragazzo di 21 anni residente a Rioveggio (Monzuno) che nel pomeriggio era andato con degli amici a fare il bagno nel fiume Setta in località Spinamento, frazione del comune di Castiglione dei Pepoli (BO). Il ragazzo si è tuffato da un ponte andando però ad atterrare in una zona con pochissima acqua procurandosi un trauma cranico. Così alle 17.30 e gli amici hanno chiamano il 118 per chiedere aiuto. Sul posto l’ambulanza di Castiglione dei Pepoli, l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un tecnico di elisoccorso del Cnsas e la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Rocca di Badolo. L’elicottero arrivato in zona è riuscito ad atterrare nelle immediate vicinanze. Il personale medico dopo aver valutato e stabilizzato il paziente ha provveduto a trasportarlo all’Ospedale Maggiore di Bologna in codice di media gravità.

Uomini del Cnsas in azione anche in Campania sul Monte Tifata (CE) qui i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati allertati nel pomeriggio di domenica per due escursionisti colti dal maltempo sul Monte Tifata, in provincia di Caserta. Immediatamente sono partite le squadre di tecnici per raggiungere i due giovani che avevano trovato riparo in un anfratto ma necessitavano di supporto per fare rientro a casa. Gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania hanno trovato i due escursionisti, provati dal freddo e, constatato che non avessero altre problematiche, hanno fornito loro abbigliamento caldo e anti-pioggia e li hanno accompagnati a valle.

Le calzature inadatte sono probabilmente all'origine della caduta di un'escursionista nei boschi di Colletto, in provincia di Vicenza. Un cinquantanovenne di Torrebelvicino (VI), che si trovava con la compagna, dopo aver perso il sentiero si è ritrovato su un ripido versante ed è scivolato, riportando un sospetto trauma al ginocchio. Una quindicina di soccorritori, tra i quali un infermiere, ottenute le coordinate Gps è risalita dal basso e lo ha individuato chiamandolo a voce. Dopo averlo stabilizzato e imbarellato, i tecnici hanno attrezzato 6 - 7 calate per superare 200 metri di dislivello tra alberi e salti di roccia e poi riportarlo sulla strada sottostante. La compagna a sua volta è stata assicurata e accompagnata lungo il percorso. L'infortunato è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso (VI).

Nella serata di domenica in provincia di Udine importante intervento delle stazioni di Moggio Udinese e di Cave del Predil, del Cnsas FVG, per soccorrere escursionista rimasto bloccato fuori sentiero in un tratto impervio scendendo dal Jôf di Miezegnot lungo il sentiero con segnavia CAI 606, ad una quota di circa 1800 metri. L'uomo faceva parte di una comitiva dalla quale, durante la discesa sul sentiero principale, si è separato prendendo una traccia nera. L'escursionista si è però trovato ad un certo punto in difficoltà, bloccato in un tratto franoso e impervio, non riuscendo più a risalire né a scendere da lì. I suoi compagni lo hanno visto dalla cresta su cui si trovavano e a loro volta hanno chiamato i soccorsi. L'uomo ha potuto fornire la propria posizione alla Sores. Sul posto si sono recati i tecnici del Soccorso Alpino, tre dei quali sono stati trasportati a bordo dell'elicottero della Protezione Civile nei pressi del punto individuato. Da lì hanno raggiunto a piedi l'escursionista e al momento stanno ultimando le operazioni di recupero in sicurezza dello stesso con l'aiuto di corde nei tratti più impervi.

Domenica fitta di interventi anche per il Cnsas Veneto di Schio (VI). Passate le 13 la Centrale operativa di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Schio per un escursionista colto da un calo di pressione uscito dal ponte di corde della Strada del Re. L'uomo, 46 anni, di Poiana (PD), che si trovava con la moglie, è stato raggiunto da una squadra. I soccorritori, in accordo con gli operatori del Suem, lo hanno accompagnato fino al loro fuoristrada e da lì al Pian delle Fugazze per affidarlo all'ambulanza diretta in ospedale per gli approfondimenti del caso.

Verso le 17 è scattato l'allarme per una scivolata lungo il Sentiero natura che da Santissima Trinità sale alle Piane. Partita con il figlio da Contrada Gorlini per fare due passi, M.F., 85 anni, di Santorso (VI), era caduta sbattendo su un fianco. Il figlio in contatto telefonico con i soccorritori li ha attesi sulla strada  per accompagnarli sul luogo dell'incidente. Stabilizzata e imbarellata, la donna, con un possibile trauma al bacino e a una gamba, è stata trasportata in salita fino alla strada bianca e da lì all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Santorso.

Alle 16 circa una squadra è stata inviata sul Monte Cornetto per due alpinisti in difficoltà. I due rocciatori, entrambi trentenni di Bologna, volevano scalare lo Spigolo Gea, ma avevano invece attaccato il Prion del Cornetto, finendo su una via a spit più impegnativa, la Via dei papà, e rimanendo bloccati su una sosta a circa 50 metri dalla base. I soccorritori hanno sceso i canali di attacco delle vie e uno ha risalito un paio di tiri fino da loro, per poi calarli alla base e scendere a sua volta.

Infine, nella tarda serata di domenica 22 giugno, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo hanno prestato aiuto a tre escursionisti abruzzesi, due uomini e una donna, di rientro dalla cima del monte Morrone. Intorno alle 20 i tre escursionisti si sono messi in contatto con la stazione dei Carabinieri di Pacentro dicendo di essersi persi e di non essere equipaggiati per trascorrere la notte all’addiaccio. Saliti in mattinata sulla vetta del Morrone, avevano infatti creduto di poter scendere più rapidamente lungo il sentiero che conduce fino al borgo di Roccacaramanico, se non fosse stato per la presenza di una frana che, bloccando il passaggio, li aveva costretti a rivedere l’itinerario. Dopo diversi tentativi di rimettersi su un sentiero alternativo, finite anche le riserve di acqua, i tre si sono quindi convinti a chiamare i soccorsi. Individuati rapidamente dai soccorritori, grazie anche alle coordinate inviate da uno smartphone, sono stati raggiunti a piedi dai tecnici del Cnsas. In buone condizioni di salute ma piuttosto stanchi, sono stati condotti fino alle loro vetture.

Red/cb
(Fonte: Cnsas FVG, Cnsas Veneto, Saer, Cnsas Campania, Cnsas Abruzzo)