Fonte Cnsas Emilia Romagna

Cnsas: gli interventi di Ferragosto

Grave incidente in Carnia dove una donna è scivolata per un'ottantina di metri sul Monte Volaia. Il monito di Cnsas Lombardia: “serve più attenzione”

Anche quella di Ferragosto è stata una giornata impegnativa per i tecnici del Soccorso Alpino. Numerosi gli interventi per salvare escursionisti in tante regioni d'Italia.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Sono state recuperate dal personale tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia della stazione Forni Avoltri (UD) con due azioni svolte in contemporanea le due persone infortunatesi ieri pomeriggio in Carnia.
Intorno alle 14 e 30 è arrivata prima una chiamata per una donna infortunatasi lungo la discesa dal Monte Avanza, con probabile frattura alla caviglia. Poco dopo un'altra chiamata ha segnalato la caduta per una sessantina di metri di una donna sul Monte Volaia. A soccorrere la donna, classe 1965 di Forni Avoltri è stato l'elicottero della Protezione Civile con a bordo i tecnici della stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Speleologico.
La persona infortunatasi sul Monte Volaia è anch'essa una donna, è stata soccorsa dall'elisoccorso della regione FVG e trasportata in gravi condizioni all'ospedale di Udine. Sbarcata l'equipe medica sul posto con il verricello si è dovuto provvedere a creare degli ancoraggi sulla roccia con il trapano per assicurare sia il tecnico di elisoccorso che il medico e calarli con le corde fino al punto in cui si trovava la donna. Stabilizzata sul posto e imberellata, l'escursionista è stata poi condotta a Collina dove attendeva l'ambulanza del 118 per ulteriore stabilizzazione e dopo un po' di tempo riconsegnata all'elicottero per correre all'ospedale. Si tratta di una donna del 1965, che al momento dell'incidente era in escursione assieme al marito. La donna stava scendendo dalla cima del Monte Volaia e l'incidente è avvenuto ad una quota di circa 2200 metri. Ha perso aderenza scivolando e ruzzolando per un'ottantina di metri sulle rocce e sul brecciolino: si è fermata sul ciglio di un salto di rocce ulteriore.


EMILIA ROMAGNA

Sono stati salvati nella serata di ieri dal Saer, il soccorso alpino Emilia-Romagna due persone disperse sul Passo della Cisa (PR). I due, un uomo e una donna di 47 anni residenti a Puianello (RE), erano partiti da Monteorsaro per fare una gita in mountain bike con pedalata assistita sul sentiero 623/b. Giunti in prossimità del passo della Cisa i due avevano finito la batteria che alimentava la bicicletta e attorno alle 21 hanno chiesto aiuto ai Vigili del Fuoco che a loro volta attivano anche la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna oltre a far partire una loro squadra. Il personale del Cnsas li ha a individuati lungo il sentiero da loro indicato. Erano entrambi infreddoliti e impauriti. Dopo essersi accertati che non vi fossero problemi di tipo sanitario, i due ciclisti sono stati caricati sul mezzo fuoristrada insieme alle loro biciclette, e riaccompagnati alla loro vettura presso Monteorsaro.

Nella giornata di vacanza, il soccorso alpino Emilia-Romagna è poi intervenuto in tre occasioni per soccorrere persone cadute sui sentieri. E' il caso dell'intervento a Ventasso (RE), dove sul percorso che dal Monte Cusna portta alle alle sorgenti del Secchia, precisamente sul sentiero CAI 675, una donna di 63 residente a Prignano sulla Secchia (MO), è caduta riportando una distorsione alla caviglia che non le ha consentito di proseguire. Sono circa le 17 e la Centrale Operativa del 118, chiamata da un membro della comitiva con cui viaggiava la donna, invia sul posto la squadra in pronta disponibilità del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna e l’ambulanza. I tecnici del Soccorso Alpino con il fuoristrada sono riusciti ad arrivare molto vicino all’infortunata. Raggiunta dal personale Cnsas, nella squadra era presente anche un medico, alla donna è stato imbozzato l’arto. In seguito la ferita è stata caricata sul fuoristrada e trasportata sulla strada carrozzabile dove ad attenderla c’era il personale dell’ambulanza che ha poi provveduto a trasportarla all’ospedale di Castelnuovo ne’ Monti (RE) per accertamenti.

Sempre per un infortunio alla caviglia, il Saer è intervenuto sul Monte Nero nel comune di Ferriere (PC). L'uomo ferito, un escursionista sessantasettenne di Fiorenzuola d'Arda (PC) stava percorrendo il sentiero di cresta CAI 003, che dal Monte Nero (Comune di Ferriere) conduce al Passo dello Zovallo, al confine con la Provincia di Parma quando ha subito una forte distorsione alla caviglia che non gli ha consentito di proseguire la camminata. Una compagna di escursione ha quindi telefonato la Centrale Operativa del 118, che ha attivato a sua volta i tecnici del Soccorso Alpino Emilia Romagna e l'ambulanza della Croce Rossa di Farini. Due squadre del Soccorso Alpino piacentino e una della vicina stazione Tigullio (Genova) hanno raggiunto l'escursionista e, dopo averlo stabilizzato, lo hanno trasportato con una barella portantina, specifica per i soccorsi in montagna, fino al Passo dello Zovallo, dove è stato affidato ai sanitari della Croce Rossa. Sul posto presenti anche i Vigili del Fuoco.

L'elicottero del Soccorso alpino si è poi alzato in volo per soccorrere un'escursionista ferita sull'Appennino modenese, All'Alpicella delle Radici. Qui i tecnici del Saer della Stazione Monte Cimone sono intervenuti verso mezzogiorno in aiuto di una donna 68enne toscana vittima di una brutta caduta mentre col marito e il loro cane stava camminando in quota sul sentiero 00 Cai all'Alpicella delle Radici (Frassinoro) sul crinale tra Emilia e Toscana. L'incidente si è verificato in un tratto boscoso: la donna scivolando ha accusato una sospetta frattura o lussazione della caviglia destra, non potendo in alcun modo proseguire il cammino. Sul posto la squadra in pronta partenza del Saer affiancata dai colleghi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, di stanza all'Abetone. Raggiunta e stabilizzata, l'infortunata è stata portata in barella fuori dal bosco dove, visto l'ambiente impervio, è intervenuto l'elicottero 118 di Pavullo che è riuscito ad atterrare a 1.700 metri su una spianata proprio sulla sommità dell'Alpicella, luogo solitamente esposto a forti correnti. E' stata quindi condotta all'ospedale di Pavullo per le cure del caso, in condizioni di bassa gravità.

LOMBARDIA

Ferragosto senza tregua anche per il Soccorso alpino Lombardo, caratterizzato da numerosi interventi nelle diverse province della Lombardia, di giorno e di notte. A Vezza d'Oglio (BS) in tarda serata è arrivato l’allertamento per la ricerca di due ragazzi di 17 anni, di Pavia, partiti per una passeggiata dal paese nel tardo pomeriggio, intorno alle 16 e 30. I genitori, allarmati per il mancato rientro, hanno chiesto aiuto. Sono partiti i tecnici delle stazioni di Temù e Ponte di Legno che li hanno rintracciati e riportati a valle, illesi. Intervento concluso verso le 22 e 30.

Sempre ieri sera, verso le 22:30, in Valle Camonica, comune di Paisco Loveno, la stazione di Media Valle è uscita per un cercatore di funghi di Calvisano (BS) che aveva perso l’orientamento. Il contatto telefonico era a tratti assente; sul posto anche l’elisoccorso di Brescia per la ricognizione in notturna ma senza esito. Le squadre hanno continuato per tutta la notte e all’alba lo hanno trovato in zona Malga Campolungo, molto disorientato. È stato portato in ospedale con l’elicottero per accertamenti. Altro intervento sempre in serata per un uomo che ha avuto un malore nella zona del Monte Guglielmo - rifugio Medelet, Alto Sebino nel bresciano. Sul posto le squadre partite dal centro operativo di Esine, altri soccorritori pronti in base, e l’elicottero di Brescia, che lo ha portato in ospedale.

In Valtellina (SO) ieri sera intorno alle 21.30 la stazione Cnsas di Bormio è stata allertata da Soreu per soccorrere un uomo di 75 anni che aveva avuto un malore in baita, nel comune di Sondalo. La zona era raggiungibile solo a piedi. I tecnici e un medico del Cnsas, in collaborazione con Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza e Vigili del fuoco di Grosio, hanno raggiunto l’uomo; con barella portantina e mezzi fuoristrada lo hanno portato all'ambulanza. L’intervento si è concluso alle 2 e 30 del mattino. La stazione di Bormio nel pomeriggio era uscita per un altro intervento in zona Alpe Trela, presso i laghi di Cancano. A Gandellino (BG) la centrale ha attivato il Soccorso alpino per un uomo che aveva avuto un malore (probabile colica renale) a Gromo San Marino, frazione del comune di Gandellino, in località Grabiasca. Tecnici sul posto con medico e infermiere, che si sono occupati della parte sanitaria.

In Valsassina (LC) in tarda mattinata, sulla Grigna settentrionale, un escursionista è caduto nei pressi della Cresta di Piancaformia, a duemila metri di altitudine. È scivolato per una quindicina di metri; per caso era lì vicino un tecnico del Soccorso alpino, che è intervenuto subito. Poi è arrivato l’elicottero da Como. L’uomo aveva un trauma a una gamba e quindi è stato portato in ospedale.

Nel pomeriggio di ieri infine è stato effettuato un intervento in Valchiavenna (SO) per un cittadino francese di 44 anni, infortunato nella forra del Bodengo 2, territorio del comune di Gordona. L’allertamento è arrivato alle 15:15. La presenza di cavi e la conformazione del terreno però rendevano difficoltoso l'utilizzo dell'elicottero e quindi, in accordo con la centrale, si è deciso di recuperare l’uomo con palo pescante per un centinaio di metri. L'intervento si è concluso intorno alle 18. Presenti alle operazioni, oltre ai tecnici Cnsas della stazione di Chiavenna, VII Delegazione, anche il Sagf della Guardia di finanza.

I tecnici del Soccorso Alpino Lombardo ricordano che: “Nessuna attività è a rischio zero ma spesso una maggiore attenzione riduce le possibilità di farsi male o di perdere la vita. Non sempre l’elicottero può arrivare immediatamente perché le condizioni meteorologiche possono variare o anche perché in questi giorni le richieste di soccorso sono più numerose del solito e quindi i mezzi sono già impegnati”. E ancora: “Nell’ultima settimana in Lombardia ci sono stati anche diversi interventi che hanno riguardato cercatori di funghi, in alcuni casi male equipaggiati, con scarpe non adatte, abiti leggeri, scarsa conoscenza dei posti. Sul sito sicurinmontagna.it trovate molte informazioni per andare in montagna con più attenzione”.

Red/cb
(Fonte: Cnsas Lombardia, Cnsas FVG, Saer)