"Continuate così": il nostro giornale all'IJF di Perugia

Nella cinque giorni perugina abbiamo incontrato il "gotha" del giornalismo italiano

Il Giornale della Protezione Civile sceglie il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia per festeggiare i suoi primi quattro mesi di vita. Durante i convegni, incontri e workshop che si sono succeduti nel capoluogo umbro, il nostro giornale ha ricevuto numerosi complimenti e attestazioni di stima; i grandi nomi del giornalismo italiano - Vittorio Zucconi, Michele Serra, Lirio Abbate, solo per citarne alcuni - ci fanno il loro "in bocca al lupo" e ci invitano a proseguire sulla strada che abbiamo tracciato fin qui. La nostra iniziativa, nata dell'esigenza di fornire ai lettori un quotidiano indipendente impegnato sui temi della protezione civile - non solo quindi problematiche tecniche, ma di interesse comune come la prevenzione dai terremoti e il dissesto idro-geologico - interessa un numero sempre crescente di utenti. Per ora siamo ancora una piccola famiglia, ma siamo sicuri che con l'impegno e la passione che ogni giorno investiamo sul giornale cresceremo ancora. A tal scopo vi invitiamo a spedirci suggerimenti e articoli che ritenete meritevoli di pubblicazione.

Durante la nostra "gita" umbra abbiamo parlato con Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it, il primo quotidiano on line, secondo cui l'informazione su Internet è destinata a sostituire quella cartacea. Malgrado la tecnologia abbia in parte modificato il mestiere del giornalista, Perrino è convinto che le competenze giornalistiche saranno comunque indispensabili in futuro: non è una velleità ma la precisa richiesta dei lettori. Per questo i cosiddetti siti "aggregatori" di contenuti non avranno lunga vita: per entrare nel cuore della gente ci vuole altro, non basta selezionare articoli scritti da altri.

Con Giuseppe Fattori (Ausl di Modena) e Maria Amelia Beltramini (del settimanale Focus) abbiamo approfondito le prospettive del marketing sociale e dell'informazione scientifica: il primo, ancora poco praticato in Italia, si differenzia dalla comunicazione sociale perché contrariamente a quest'ultima propone prodotti - non solo messaggi - che hanno ricadute positive sulla salute pubblica. La giornalista Beltramini ci parla poi di come il giornalismo scientifico riesca - lo dicono i numeri - nell'impresa più ardua: influire sui comportamenti delle persone, con particolare riferimento ai consigli sull'alimentazione e in generale sulla salute.

Vittorio Zucconi, Massimo Gramellini e Michele Serra hanno dato vita, venerdì sera, ad un appassionante e ironico dibattito sul "caratteraccio" degli italiani: lo storico corrispondente di Repubblica da Washington ci ha suggerito una suggestiva chiave di lettura sull'operato della Protezione Civile e sulle "vicende" che la riguardano: secondo Zucconi il dipartimento diretto da Bertolaso è l'esempio di come la continua mobilitazione, necessaria a fronteggiare le emergenze, sostituisca del tutto la "gestione dell'ordinario", che nel nostro paese dimostra più di qualche pecca.

Infine Lirio Abbate, cronista dell'Espresso, esperto di organizzazioni criminali, ci racconta cosa è successo - e cosa ancora deve accadere - con la ricostruzione dell'Aquila dopo il terremoto dell'aprile 2009. Tutti gli interventi, ripresi in video, sono disponibili nell'apposita sezione "Media Gallery" del nostro giornale.




Gianni Zecca