Fonte Pixabay

Coronavirus, al via il coprifuoco in Lombardia

Dopo la richiesta del governo della Regione arriva l'ok di Speranza. Negozi chiusi dalle 23 alle 5 del mattino e chiusi i centri commerciali nel week end

Stop dalle 23 alle 5 del mattino per tutte le attività in Lombardia. La richiesta del coprifuoco da parte della regione incontra subito l'ok del governo che arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza che dà il via libera alla regione lombarda assicurando: «Ho sentito il presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore».
Ma il coprifuoco è solo una delle misure che la Lombardia vuole mettere in campo per evitare l'aumento dei contagi. A fianco ad esso è emersa anche la volontà di chiudere i grandi centri commerciali e tutte le attività ched non sono di prima necessità. Resteranno aperti solo gli alimentari e le farmacie. Stop dunque alla movida e allo shopping. Una linea dura dettata dai dati emersi in questi giorni in Lombardia infatti solo nella giornata di ieri, lunedì 19 ottobre, a fronte di un numero di tamponi dimezzato rispetto al giorno prima – 14577 quelli di ieri, esattamente la metà dei 30981 di sabato – i nuovi contagi sono stati 1687, con tre nuovi ingressi nelle rianimazioni, 71 ricoverati negli altri reparti e sei decessi. I dati più alti si registrano in provincia di Milano con 814 nuovi casi, di cui 436 sono nella sola città meneghina. E le previsioni per i prossimi giorni vista la "rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della "Commissione indicatori" istituita dalla Direzione generale del Welfare, affermano che, al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4 mila negli altri reparti". 
Una situazione a cui la Regione ha provato nei giorni scorsi a dare una risposta con l’attivazione di tutti e 17 gli hub Covid che erano stati allestiti nel corso della prima ondata di emergenza sanitaria aggiungendone un 18 esimo, l’Humanitas di Rozzano. E da giovedì 22 ottobre tornerà operativo anche l’ospedale in Fiera, che ha a disposizione 221 posti in rianimazione, attivabili a moduli in caso di ulteriore emergenza.

Red/cb
(Fonte: La Stampa)