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Coronavirus, il piano europeo per salvare le vacanze estive

Tra le misure per risollevare il mercato dei viaggi, incentivi alla sostenibilità di alberghi e mezzi di trasporto, la proposta di garantire ai viaggiatori il rimborso totale in caso di cancellazione del viaggio e l'apertura ai trasporti tra stati con “rischio simile” senza discriminazioni

La commissione europea adotterà una strategia che vuole assicurarsi la riapertura dei paesi europei per il business del turismo in un modo coordinato. L'esecutivo europeo interverrà anche sulla questione divisiva del dibattito tra chi vuole i voucher e chi vuole il rimborso in caso di cancellazione dei viaggi.

Il lockdown per Coronavirus ha chiuso i confini, i servizi e ha dato un pesante colpo al settore del turismo europeo. Non appena è scoppiata l'epidemia ha iniziato a sprofondare e così il problema di come tornare al lavoro è iniziato ad essere all'ordine del giorno. La strategia della Commissione Eu, che è ancora passibile di modifiche e sarà discussa dai referenti domani, 14 maggio, raccomanda tre fasi di avvicinamento alla riapertura dei confini che valga per tutti gli stati membri “che abbiano un profilo di rischio simile”.

L'agenzia di controllo delle malattie (Ecdc) abbozzerà un elenco delle aree con una bassa circolazione del virus, così da poter superare nell'area Schengen le misure di quarantena. Nessun tipo di discriminazione sulla base della nazionalità verrà applicata nelle regole. Per esempio, se l'Austria riaprirà i confini per chi arriva dalla Germania, questa regola sarà applicata a tutti i cittadini europei che risiedono nella Repubblica Federale, non solo i tedeschi.

Nella sua comunicazione, la Commissione ha notato che il virus costerà all'industria del turismo globale fino a 400 milioni di euro quest'anno e usa i dati del Joint Research Centre per mappare quali paesi membri Ue e regioni sono più esposte al crollo previsto. Anche il problema di come mettere insieme le misure di igiene e di distanza sociale con la ripresa dei servizi di trasporto è affrontato dalla bozza di comunicazione, che di nuovo chiede un approccio coordinato che non discrimini nessun paese europeo. “I principi generali supporteranno principalmente la ripresa dei servizi di trasporto per tutti i nodi” afferma il documento, aggiungendo che le misure dovranno essere basate sulle analisi del rischio, proporzionate e “circoscritte per durata e scopo a ciò che è necessario a proteggere la salute pubblica”.

Il primo ministro Boris Johnson ha subito un contraccolpo dopo aver annunciato le nuove misure anti-virus domenica scorsa, 10 maggio, quando ha affermato che i viaggiatori in arrivo con i voli sarebbero stati sottoposti alle misure di quarantena. La mancanza di chiarezza dell'annuncio su come i nuovi ingressi sarebbero stati accolti e se riguardassero anche gli arrivi per nave e per Eurostar ha innalzato tanti dubbi sul fatto che il lockdown inglese sia davvero ben pensato.

Nelle linee guida della Commissione, su come proteggere i viaggiatori e reagire alla nuova condizione epidemiologica sono anche incluse misure come la proposta di “una via zero emissioni e fondi green”. Questa attenzione per la sostenibilità dei viaggi è un modo per essere sicuri che il settore non torni alle vecchie modalità inquinanti. E includerà l'utilizzo di energie rinnovabili negli alberghi e la sostituzione di vecchi battelli turistici con imbarcazioni meno inquinanti. Nella bozza inoltre viene menzionata una “prontezza dei piani” che dovrebbe aiutare a mitigare l'impatto di una seconda ondata del virus o un'altra crisi.

I passeggeri saranno in grado di consultare una mappa interattiva realizzata dal Joint Research Centre, che includerà gli ultimi controlli ai confini e le regole per viaggiare. L'idea è di far in modo che le persone possano pianificare le vacanze in modo più efficiente e di evitare certe mete.

Sotto la sezione: “Preservare la protezione dei consumatori quando fanno richiesta di risarcimento”, la bozza solleva il tema dei voucher di viaggio e dei rimborsi. Secondo la legge europea, i voli cancellati devono essere rimborsati totalmente dalle compagnie aeree. Mentre è una scelta del consumatore se accettare al posto del rimborso un voucher. La maggioranza degli stati membri ha chiesto alla Commissione di proporre una rinuncia temporanea di questo principio per aiutare le compagnie di viaggio a preservare la liquidità offrendo al suo posto dei coupon.
Ma l'esecutivo Eu insiste affinché i rimborsi rimangano quali reti di sicurezza per i passeggeri, anche se le linee guida offrono anche una guida per l'uso dei voucher di modo che le compagnie possano renderli il più possibili attraenti. Queste includeranno una protezione dall'insolvenza e una garanzia che il voucher sarà valido per il rimborso fino a un anno dalla data di scadenza. La commissiome ha detto che la protezione dalla bancarotta delle compagnie dovrà invece essere organizzata a livello nazionale.

“Questo rafforzerà la fiducia dei cittadini europei su come i trasporti, i viaggi, e l'industria turistica ricostruirà la sua ripresa” afferma il documento che conferma anche l'impegno preso recentemente dal commissario per il mercato interno Thierry Breton di organizzare un summit sul turismo.

Red/cb
(Fonte: euractiv.com)