Fonte johns Hopkins Coronavirus research centre

Coronavirus, in Europa nuovi dati e misure restrittive

In Spagna tutti in casa fino a Pasqua, Merkel in quarantena vieta assembramenti e in Uk ancora persone in giro nel week end

Gli ultimi dati arrivati dalla Spagna sono sempre più drammatici: 394 i morti nella giornata di domenica 22 marzo, per un totale di 1720 vittime dall'inizio dell'epidemia. E 28.572 contagi, 3.500 in più rispetto a sabato 21 marzo. Per questo motivo Pedro Sanchez ha chiesto al parlamento di estendere 15 giorni lo “stato d’allerta” che prevede il divieto di uscire di casa, sulla falsariga dei provvedimenti presi in Italia, per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19. In questo modo le misure resteranno in vigore fino al 12 aprile, annullando le celebrazioni della settimana santa, particolarmente sentite in tutta la penisola iberica.

Il premier ha annunciato in un discorso alla nazione che tempi ancora più difficili stanno per arrivare: «Il peggio deve ancora arrivare. La prossima sarà una settimana molto dura, bisogna guadagnare tempo, sta arrivando un’onda che porterà al limite tutte le nostre capacità morali e materali».
Il cuore della crisi sanitaria è la capitale Madrid dove si sono registrate mille vittime (217 solo domenica 22 marzo). Qui nei padiglioni della fiera Ifema è stato allestito un ospedale da campo, con 5.500 posti letto, il più grande costruito in Europa durante questa emergenza e i primi pazienti sono arrivati domenica mattina. Un dato particolarmente allarmante riguarda il personale sanitario: sono 3.500 i casi positivi, il 12 per cento del totale dei contagi.

In Germania è stato introdotto ieri, domenica 22 marzo, il divieto di “contatti” per contrastare il diffondersi dell'epidemia di coronavirus nel Paese. Il tutto avviene mentre la cancelliera Angela Merkel è in quarantena dopo essere entrata in contatto con una persona positiva al coronavirus. Durante la conferenza stampa Merkel ha annunciato che i contatti all'esterno saranno possibili d'ora in poi solo con al massimo una persona che non appartiene al proprio nucleo familiare e alla propria abitazione, o con le persone che vivono nella stessa casa. La cancelliera ha aggiunto che, nei luoghi pubblici, "vanno mantenuti almeno 1,5 metri, meglio ancora due metri di distanza". "Sono regole non consigli - ha sottolineato la cancelliera - la polizia e gli addetti all'ordine pubblico sorveglieranno il rispetto delle regole, e le violazioni verranno sanzionate". La cancelliera ha poi parlato in conferenza stampa: "Il coronavirus si diffonde in Germania con preoccupante velocità". Per questo, il governo e i Laender hanno deciso di "ridurre i contatti al minimo assoluto in Germania per arrivare all'obiettivo vitale di rallentare la diffusione del coronavirus". Merkel ha annunciato che le nuove misure che varranno almeno due settimane.

Secondo quanto scrive il Bild, basandosi sui dati del Robert Koch Institute, in Germania l’aumento delle infezioni e dei decessi da coronavirus è in fase di rallentamento. Nella giornata di domenica è stato registrato un incremento di 1.948 nuovi contagiati, contro i 2.705 del sabato: per il quarto giorno consecutivo la cifra è in diminuzione. L’ente considera solo le cifre trasmesse elettronicamente dagli Stati federali e aggiorna la sua lista una volta al giorno. Leggermente più alti sono i numeri riferiti invece dalla Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti, che per la Germania parla di oltre 23mila persone infette e più di 90 morti.

Anche l'Inghilterra si prepara a introdurre nuove misure per contrastare il coronavirus, ad annunciarlo il segretario alla salute che ha affermato “faremo quello che serve”. Le leggi per affrontare l'emergenza coronavirus saranno discusse in Parlamento in questi giorni. Matt Hancock, Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito, ha però affermato che è “ingiusto” che le persone continuino a uscire e incontrarsi nonostante gli avvertimenti. Durante il fine settimana infatti sono emerse foto che mostrano gruppi di persone in giro all'aperto per molte zone dell'Inghilterra. Secondo la proposta che verrà discussa al parlamento, gli aeroporti potrebbero chiudere e la polizia avrà il potere di obbligare le persone con i sintomi del virus all'isolamento.


Parlando al programma “BBC Breakfast” Hancock ha quindi affermato: "abbiamo visto che questo virus si diffonde rapidamente. In altri paesi europei dove non sono stati presi fina dall'inizio provvedimenti la situazione si è fatta molto seria. Quindi di certo siamo pronti a fare ciò che serve”. Il segretario alla sanità ha anche aggiunto che i consigli sulle distanze sociali da tenere sono “molto chiare”: le persone devono stare a due metri di distanza e rimanere a casa se è possibile.

“Abbiamo preso misure severe che non sono mai state prese in tempo di pace come chiudere i pub, i bar e i ristoranti e la polizia ha il potere di far rispettare queste regole e siamo pronti ad introdurre nuove misure se serviranno per fermare la diffusione del virus” ha affermato Hancock. Ad oggi nel Regno Unito ci sono 281 morti, incluso il caso di un 18 enne, e i contagiati sono 5.683.

Tra le regole per l'emergenza introdotte la scorsa settimana ci sono anche dare la possibilità ai medici in pensione di tornare a lavorare senza alcun impatto sulle loro pensioni, velocizzare i funerali e permettere che più processi siano fatti tramite collegamento telefonico o in video conferenza. Tra le regole più controverse, il testo di legge da un potere inedito alle forze di polizia di trattenere le persone che mostrano sintomi del virus e di metterle in strutture per l'isolamento se necessario. Questi poteri, che saranno limitati a due anni, sono in attesa di approvazione da parte del parlamento.

Boris Johnson dal canto suo, durante la conferenza stampa di domenica 22 marzo a Downing Street ha detto che ognuno deve comportarsi “responsabilmente” e rispettare la distanza sociale. “Se non sappiamo farlo, dovremo purtroppo prendere misure ancora più restrittive più avanti”. E sempre ieri il governo ha ribadito che “le persone devono evitare di viaggiare a meno che non sia necessario” tra i viaggi necessari, ha ribadito il dipartimento di sanità “non sono comprese le visite alle seconde cas, i campeggi, i caravan o le vacanze”.

Red/cb
(Fonte: La Stampa, Sky Tg24, BBC)