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Coronavirus, Trump si corregge: "Misure antivirus fino a dopo Pasqua"

Dopo aver parlato con l'Istituto di malattie infettive, il presidente ha prorogato l'ordine di distanziamento fino al 30 aprile. Intanto sono 2400 i morti negli States, mille solo nello stato di New York

I contagiati da Coronavirus in tutto il mondo sono più di 707 mila con oltre 33.500 decessi. Il nuovo coronavirus ha raggiunto 177 paesi e regioni intorno al pianeta e ci sono circa 148.824 persone che sono state ricoverate a livello mondiale a causa del virus. Italia, Spagna, Cina e Iran continuano ad essere le zone più colpite in termine di morti ma gli Stati Uniti sono al primo posto per numero di casi confermati: in tutto 132.637 e e 2.400 morti. Ma il capo dell'istituto per le malattie infettive Anthony Fauci ha detto che le vittime americane potrebbero arrivare a 200 mila, con un totale di milioni di contagiati.

Di fronte a tali previsioni domenica 29 marzo il Presidente Donald Trump ha esteso le misure restrittive e le linee di distanziamento per tutto Aprile, piegandosi agli esperti che gli hanno presentato proiezioni più tragiche dell'espansione della pandemia di coronavirus. Un estremo cambio di tono del presidente, che solo pochi giorni fa parlava di una riapertura del paese in poche settimane. Trump si è quindi giustificato dicendo che la sua idea di riaprire a Pasqua era solo “un'aspirazione”.

L'iniziale periodo di 15 giorni di distanziamento sociale ordinato dal governo scadeva oggi, lunedì 30 aprile e Trump aveva espresso interesse nel distendere le misure nazionali in alcune zone afflitte dalla pandemia. Ora invece ha stabilito di estendere le linee guida fino al 30 aprile, una tacita ammissione di essere stato troppo ottimista. Molti stati e governi locali hanno irrigidito i controlli sulla mobilità e gli assembramenti.

L'impulso di Trump di riaprire il paese si è scontrato con la realtà illustrata domenica 29 marzo dal dottor Fauci il massimo esperto di infezioni del governo, che ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero andare incontro a più di 100 mila morti e milioni di contagiati dal coronavirus. Questa previsione ha portato al riconoscimento da parte di Washington che la lotta contro il nuovo virus non si sarebbe risolta velocemente, nonostante le dichiarazioni fatte da Trump. “Voglio che le nostre vite ci vengano restituite” aveva dichiarato il presidente.

Trump, che per lungo tempo ha evitato di parlare dei potenziali morti e delle previsione dei contagi, ha citato un modello predittivo che afferma che potenzialmente più di 2 milioni e 200 mila persone sarebbero potute morire se non fossero state introdotte le misure di distanziamento sociale. Ed ha aggiunto che la nazione potrà ritenersi soddisfatta se riuscirà a mantenere il numero dei morti al di sotto delle 100mila unità. Secondo il presidente Donald Trump se l'amministrazione riuscisse a contenere l'infezione fino a non superare le 100 mila vittime "avremmo fatto un gran bel lavoro". Il presidente degli Stati Uniti ha anche detto che lo scenario migliore prevede che il picco delle morti sia raggiunto nel giro di due settimane circa.

In particolare difficoltà è lo Stato di New York con quasi 60 mila casi e oltre mille morti. In questi giorni sia il governatore Andrew Cuomo che il sindaco Bill De Blasio hanno sottolineato l'emergenza legata alla mancanza di materiale sanitario.

Dopo che la Casa Bianca ha escluso una chiusura totale, il Centro per il controllo delle malattie infettive ha chiesto di ridurre all'essenziale gli spostamenti da e verso lo Stato di New York, il New Jersey e il Connecticut per i prossimi 14 giorni.

Il governo americano, intanto, secondo il Wall Street Journal, avrebbe iniziato a tracciare gli spostamenti dei cittadini monitorando i loro smartphone per provare a fronteggiare l'epidemia. Il Centro per il controllo delle malattie infettive ha iniziato a ricevere i dati dei cellulari delle persone nelle aree geografiche interessate, ha aggiunto il WSJ. L'obiettivo è quello di creare un portale governativo con la geolocalizzazione di informazioni di 500 città attorno al paese, per aiutare a verificare se ii cittadini stanno rispettando l'ordinanza di restare a casa, sempre secondo il WSJ. Questo sistema viene usato anonimamente: ad esempio i ricercatori hanno scoperto che un gran numero di persone si era riunito in un parco di New York ed hanno avvisato le autorità locali. L'uso dei dati anche se anonimi ha sollevato una miriade di preoccupazioni sulla privacy, gli avvocati hanno segnalato l'urgenza di limitare come i dati possono essere usati e prevenire il loro uso per altri fini.

Altri paesi hanno usato i dati dei cellulari per tracciare i movimenti dei cittadini durante la pandemia: ad esempio in Italia, Germania e Austria alcuni dati da cellulare sono stati condivisi con le autorità sanitarie, ma in questi casi i dettagli specifici dei pazienti non erano inclusi. Israele ha autorizzato l'uso della geolocalizzazione da cellulare per tracciare il virus, con dati da usare in “tempi limitati e attività limitate e concentrate sul virus” ha spiegato il New York Times.

In Cina il sistema di tracciamento manda informazioni alle forze dell'ordine, a Taiwan “un recinto elettronico” avvisa le autorità quando una persona in quarantena si allontana troppo lontano dalla sua casa. E in Corea del Sud usano i dati del cellulare per creare una mappa pubblica dei pazienti con coronavirus per segnalare dove le persone sono più esposte al contagio. Negli Stati Uniti, secondo il Washington Post, il 17 marzo il governo ha chiesto a Facebook, Google e altre compagnie di pensare a come usare i dati sulla localizzazione dal telefono.

Red/cb
(Fonte: ApNews, The Nation, The Guardian, BBC, CNBC)