(fonte foto: theparbuklingproject.it)

Costa Concordia: salvaguardare l'habitat e le acque del Giglio

Mancano pochi giorni al tanto atteso raddrizzamento della Concordia, operazione che sta tenendo tutti con il fiato sospeso per la sua complessità. Ma anche la salvaguardia dell'ambiente marino dell'isola del Giglio è elemento fondamentale del progetto di rimozione e dei tanti monitoraggi seguiti al naufragio

Non si potrà né attraccare né partire. Tutti i traghetti saranno sospesi. L'ultimo traghetto a lasciare l'isola  del Giglio sarà quello delle sei la mattina, se, come previsto, lunedì prossimo avrà inizio l'operazione di raddrizzamento del relitto della Costa Concordia.
Il parbuckling, termine che indica la rotazione  e la rimessa in linea dello scavo usando cavi, argani e martinetti, è previsto con inizio alle sei di mattina, una volta concluse tutte le operazioni preliminari e sempre che le condizioni meteo lo permettano. Si tratterà di un’operazione straordinaria e complicata perché per la prima volta una nave di grandissime dimensioni sarà raddrizzata e appoggiata su un fondale costruito artificialmente. Saranno impegnati nelle operazioni 500 uomini di 26 nazionalità differenti: 150 le società italiane che hanno lavorato al progetto e che hanno permesso di fabbricare oltre 30 mila tonnellate di acciaio usate per la fabbricazione e costruzione di tutte le parti necessarie al progetto.

Le varie fasi e gli aspetti del raddrizzamento sono stati illustrati nella conferenza stampa tenutasi ieri a Roma presso la sede del Dipartimento della Protezione civile, ma si è parlato anche di diversi altri temi importanti legati alle ripercussioni che il naufragio ha avuto e potrà avere sull'ambiente marino dell'isola del Giglio.
Parallelamente al progetto di rimozione della nave infatti, sono previste
tutta una serie di azioni per la pulizia e il ripristino dei fondali con  un monitoraggio costante che proseguirà nei cinque anni successivi alla rimozione del relitto.

"Lo stato delle acque è buono - ha dichiarato ieri Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per la rimozione della Concordia -, in linea con quello delle acque della Toscana e non è stato registrato alcun danno rilevante all'ecosistema marino esterno all'area di cantiere".
Anche i recenti cicli di campionamento delle acque interne al relitto non hanno destato particolari preoccupazioni. In ogni caso, come misura di precauzione, prima della fase di rotazione della nave sono stati aspirati circa 4.000 metri cubi di acqua, in corrispondenza della zona delle lavanderie e delle cambuse, e l'operazione di aspirazione, tutt'ora in corso, proseguirà fino a quando tecnicamente possibile in relazione alle operazioni di raddrizzamento.

Habitat - Da mesi tutti i fondali del versante orientale dell'isola (e non solo quelli dell'area di cantiere) sono stati messi sotto controllo. Le praterie di posidonia e il coralligeno, habitat protetti dall'Unione Europea, sono stati mappati e vengono continuamente monitorati. Solamente nella zona dei lavori si rivelano modifiche allo stato dei fondali: il cono d'ombra dello scavo ha privato la Posidonia della luce indispensabile per la sua vita. All'esterno del cantiere non si avvertono invece segni di sofferenza ed alterazioni.
"La questione ambientale è fin dall'inizio parte intrinseca del progetto per portare via la nave - rimarca - e il ruolo dell'Osservatorio non è quello di un eccesso di ambientalismo o un appesantimento burocratico. Le acque del Giglio dovevano e devono essere salvaguardate e le prescrizioni fatte dalla conferenza di servizi che ha dato il via libera al progetto non sono certo una banalità".

Analisi e campionamenti - Dal naufragio della Concordia, nel gennaio del 2012, ad oggi sono stati effettuati 41 mila analisi ed oltre duemila campionamenti effettuati da Arpa, dall'Università di Genova e dall'Università di Roma, che tramite Oceanomare, ha messo in campo anche un monitoraggio sui cetacei, con circa 500 campagne di avvistamento.Le due università inoltre hanno effettuato analisi tradizionali ed esami sofisticati, a campione, su mitili e varie specie ittiche, anche con misurazioni delle emissioni sonore e monitoraggi sulle specie terrestri.

Idrocarburi, acque nere e materiale galleggiante -  Il carburante nei serbatoi della Concordia è stato aspirato poco dopo settimane il naufragio. Complessivamente sono stati aspirati 2.042,5 metri cubi di idrocarburi. Allora sono state rimossi anche 240 metri cubi di acque nere. In contemporanea è stato recuperato il materiale galleggiante: L'estrazione è iniziata il 12 febbraio 2012 e si è conclusa il 24 marzo, doipodichè si è proceduto al recupero degli oggetti fuoriusciti dal relitto ed accumulatisi sul fondale: in tutto sono state portate via 24 tonnellate di materiali, pari a 570 metri cubi.

Materiali ancora a bordo - A bordo sono ancora presenti principalmente prodotti di pulizia e di igiene raccolti in piccoli contenitori omologati e chiusi in depositi: la rimozione sul posto di questi prodotti avrebbe creato più rischi che benefici ed è stata rinviata a dopo la messa in piedi della nave.

Lo sversamento in mare di parte delle acque interne e delle suppellettili rappresenterà un momento delicato nell'operazione di rotazione della Costa Concordia, ma, come assicurato ieri  durante la conferenza stampa, ogni evenienza è stata presa in considerazione.
"Tutta l'area di cantiere sarà circondata da una doppia cintura di panne assorbenti, una doppia cintura di panne di altura, panne costiere e panne a chiusura del porto, panne antitorbidità a protezione della costa e reti di protezione per il contenimento delle eventuali fuoriuscite di materiali dal relitto" ha spiegato Maria Sargentini". Il cordone di sicurezza è stato infatti potenziato, in vista del parbuckling. Inoltre in porto ci sono  tutti i mezzi necessari
pronti a entrare in azione per far fronte ad eventi critici e ridurre al minimo gli effetti e i tempi di contaminazione".

Lunedì a Giglio Porto, l'accesso alle banchine e all'area del porto sarà limitato. Lo spazio sarà comunque accessibile agli abitanti del Giglio. Un'attenzione, è stato sottolineato durante la conferenza stampa "per non farli sentire ospiti a casa loro".

red/pc