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Decreto superbonus: amministratori zone sisma in rivolta

La nuova norma del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, potrebbe mettere a rischio la ricostruzione delle zone colpite dai sismi

Ha già ricevuto numerose critiche il decreto, appena approvato, che blocca definitivamente lo sconto in fattura e la cessione del credito su tutti i lavori di ristrutturazione edilizia, il cosiddetto superbonus. Un'ondata di appelli alla modifica del decreto del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è piovuta sul testo. Critiche anche dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, che è stato tra i primi ad averne chiesto modifiche al testo. 

Le proteste degli amministratori delle aree post-sisma
Ma le critiche più vigorose al decreto sono quelle giunte dagli amministratori locali delle zone del Centro Italia colpite dal sisma. In particolare il sindaco de L'Aquila Pierluigi Biondi e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, hanno chiesto di "mantenere gli incentivi previsti per i bonus edilizi nelle aree colpite dai terremoti 2009 e 2016-17 per non compromettere i processi di rinascita in atto". Il Commissario alla ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, secondo quanto riporta il Corriere Adriatico, ha tentato di rassereanare gli animi: "Siamo al lavoro, sono in contatto con Palazzo Chigi e Mef per cercare di correggere il tiro", avrebbe affermato il Commmissario.

Nelle aree del cratere bisogna agire diversamente
Castelli ipotizza eventuali correzioni "in sede di conversione". Il Commissario afferma poi di star lavorando "insieme ai governatori delle Regioni interessate", spiegando poi le ragioni del suo intervento: “Nelle zone del cratere sismico o si mantengono la cessione del credito e lo sconto in fattura collegato al 110% o si dovrà aumentare il contributo parametrico". A opporsi anche il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, forse il più accanito detrattore del decreto. Cortellesi promette infatti “una campagna di sensibilizzazione” e “repliche colpo su colpo” all'esecutivo. La norma introdotta da Giorgetti infatti, nonostante non sia retroattiva, esalvaguardi chi ha già avviato gli iter per i lavori di ricostruzione, cancella i meccanismi di facilitazione per le zone terremotate, che altrimenti sarebbero rimasti in vigore fino al 31 dicembre 2025. Così chi non ha ancora depositato i progetti sarebbe escluso dalla misura. Poco fa è intervenuto sul tema anche  il sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), uno dei borghi devastati dal sisma 2016, Mauro Falcucci. Se non venissero ripristinate le agevolazioni legate al superbonus per le aree de sisma, ha detto Falcucci, "si consumerebbe una ingiustizia sociale senza precedenti e probabilmente si decreterebbe anche la fine di tanti borghi".

Red/cb
(Fonte: Ansa, Il Corriere della Sera)