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Dl Superbonus. Polemiche per nuove esclusioni

La cessione dei crediti legati al Superbonus che serve per integrare il contributo sisma di ricostruzione non è stato ripristinato per i terremotati emiliano-romagnoli colpiti dal terremoto nel 2012, per quelli di Catania (sisma 2018) e di Ischia (2017-22)

Nuova puntata nel caso DL Superbonus. Questa volta, dopo che a seguito della sollevazione per l'esclusione, lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito previsto dal DL Superbonus non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016, a protestare è stata l'Emilia-Romagna. La cessione dei crediti legati al Superbonus che serve per integrare il contributo sisma di ricostruzione infatti, non è stato ripristinato per i terremotati emiliano-romagnoli colpiti dal terremoto nel 2012. “Il Governo ha deciso di escludere dalle deroghe al dl Superbonus tutte le regioni colpite da terremoti e sisma, esclusa l’Emilia-Romagna" ha protestato il presidente della regione Stefano Bonaccini. "Una discriminazione vergognosa, che ignora le richieste di sindaci e amministratori locali, anche di centrodestra, e che colpisce in particolare quelle famiglie, cittadine e cittadini che ancora oggi stanno completando la ricostruzione dei propri immobili e che vengono lasciati soli e nella disperazione, con un incomprensibile cambio in corsa delle norme. La ricostruzione privata in Emilia è pressoché completata, ma non importa il numero delle persone coinvolte: stiamo parlando di chi ha dovuto rallentare i lavori per il caro materiali o per completare tutte le procedure richieste visto l’utilizzo di denaro pubblico, persone a cui il Governo volta le spalle. Solo in Emilia-Romagna” ha spiegato Bonaccini.

Bonaccini: "Discriminazione?"
La mancata deroga al dl Superbonus andrebbe a penalizzare un numero di cantieri pari al 5% del totale, già autorizzati e finanziati dalla struttura commissariale, ma che sono ancora aperti a causa di diverse ragioni, a partire dal caro materiali che ne ha rallentato il completamento. Si tratta in totale di un volume di denaro che peserebbe sulle casse dello Stato per non più di 50-60 milioni, si legge nella nota della Regione Emilia-Romagna. Di qui l'appello al governo: “Non abbandonare le aree terremotate è giusto e doveroso- spiega Bonaccini-. A maggior ragione, è incomprensibile che da questa deroga vengano però esclusi i comuni del cratere dell’Emilia, seppur ormai ridotto. Lo sconcerto ci arriva in queste ore dai cittadini, dai sindaci di ogni colore politico, dalle associazioni di impresa. Mi stanno contattando increduli e indignati per la scelta del Governo. La nostra richiesta è che venga immediatamente modificato il provvedimento, riparando a quella che appare come una vera e propria discriminazione su base politica”. “Non voglio credere sia così, ma sarebbe l’ennesima- prosegue Bonaccini- operata dal Governo verso questa regione, che si aggiunge alle mancate risposte che attendiamo ormai da 10 mesi sullo stanziamento dei fondi per la ricostruzione post alluvione in Romagna. Si tratta di uno schiaffo che punisce proprio chi ha lavorato senza lamentarsi, ma rimboccandosi le maniche per risollevare territori che furono drammaticamente colpiti con oltre 11 miliardi di danni e oggi vedono cresciuti i posti di lavoro, il numero di imprese e il Pil prodotto: è assolutamente inaccettabile” ha concluso Bonaccini.

Altri crateri esclusi dalle deroghe al DL Superbonus
Ma, come sottolinea Mario Sensini sul Corriere della Sera del 30 marzo scorso, la cessione dei crediti legati al Superbonus che serve per integrare il contributo sisma di ricostruzione, non è stato ripristinato neanche per il sisma di Catania e quello di Ischia. "Penso che sia un errore, una dimenticanza. - Ha detto a Sensini il commissario per il terremoto di Catania del Natale 2018, Salvatore Scalia - Comunque non capisco perchè con situazioni identiche ci siano trattamenti differenti". Reazione simile quella del sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino: "Si vede che per il governo ci sono terremotati di serie A e di Serie B. A Ischia servono più fondi per ricostruire, e invece ce li tolgono". 

Red/cb
(Fonte: Regione Emilia-Romangna, Corriere della Sera)