Emergenza fumi tossici a Quartu S.Elena: finestre serrate, no frutta e verdura e niente mercato

Finestre serrate, divieto di mangiar frutta e verdura, alunni dislocati in altre scuole, mercato settimanale sospeso: sono solo alcune delle misure adottate a Quartu Sant'Elena (CA) per fronteggiare le "coltri di fumo nero" che stanno ammorbando la zona da oltre un mese

Stanno ammorbando da oltre un mese tutta la zona del parco di Molentargius che si affaccia sulla città di Quartu Sant'Elena (CA) i miasmi maleodoranti che si  sprigionano dalla discarica sotterranea di Su Idanu: "folte coltri di fumo nero, con odore ammorbanti e soffocanti, provenienti da roghi e focolai di origine e causa sconosciuti, situati all'interno dal Parco di Molentargius", così come li descrive l'esposto presentato alla Procura di Cagliari del Comitato No Diossina."Il fenomeno si è presentato dapprima in forma lieve, assumendo una particolare incidenza soltanto nelle ore notturne - si legge ancora nell'esposto - ma da giorni ha assunto proporzioni preoccupanti, tanto da rendere l'aria irrespirabile anche negli ambienti domestici, specie la notte e la mattina presto, e costringere numerosi cittadini (specie quelli della zona di Santo Stefano) a rivolgersi alle cure mediche per bruciori agli occhi, nausea, tosse e malori da difficoltà respiratorie".


Una situazione pesante, per far fronte alla quale il sindaco di Quartu, 
Stefano Delunas, si è visto costretto ad  emettere ordinanze restrittive: chiusura delle scuole (tamponata poi con doppi turni presso scuole in zone non interessate dal fenomeno), e una serie di norme da rispettare in via precauzionale, "ai fini della tutela della salute pubblica": finestre chiuse, divieto per persone e animali di sostare a lungo all’aperto, divieto di vendere e consumare ortaggi e frutta coltivati in terreni ricadenti all’interno dell’area interessata, fino alla prescrizione di tenere confinati all’interno degli edifici biancheria, erbe aromatiche coltivate in vaso e quant’altro utilizzabile a scopo alimentare, giocattoli, animali domestici presenti negli spazi interessati o prospicienti ad essi. Inoltre, a far data da oggi,  mercoledì 27 settembre, e stata anche disposta la sospensione dello svolgimento del mercato settimanale.
Le prescrizioni, riguardano "tutti i cittadini presenti nell'areale urbano circostante l'epicentro del fenomeno (un'area vasta e impervia del parco del Molentargius, in località Su Idanu) per un raggio di 500 m circa, sino alla cessazione dello stato di emergenza. Il sindaco inoltre ha attivato il COC - Centro operativo comunale
Lo scorso 19 settembre il Prefetto di Cagliari ha convocato un tavolo tecnico cui hanno partecipato la Regione - Assessorato della Difesa dell'Ambiente, Corpo forestale,  Protezione civile e Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) in segutio al quale sono stati effettuati diversi sopralluoghi per monitorare gli eventi in atto.
Il giorno seguente, 20 settembre, il COC ha ritenuto all'unanimità che il modo più efficace e veloce per ridurre le fumarole fosse quello di coprire con una coltre di terra l'area interessata, previa la realizzazione di una pista di accesso mezzi alla zona interessata dai fumi: lo scopo è quello di formare uno strato sufficientemente spesso da far mancare l'ossigeno dell'incendio. A conclusione delle operazioni di spegnimento e con l'avvio delle future operazioni di bonifica della zona,  la terra dovrà essere rimossa.
Due giorni fa
Arpas ha installato nelle zone interessate dalle esalazioni una centralina mobile per l'analisi della qualità dell'aria: i dati della centralina mobile dovranno essere validati e quelli relativi agli inquinanti in atmosfera potrebbero esserlo già nelle prossime 24 ore. Occorrerà invece più tempo per i dati di diossina e IPA (idrocarburi policiclici aromatici) contenuti nelle polveri sottili, in quanto per avere una risposta analitica significativa è necessario disporre di una quantità di campione sufficiente da prelevare quindi su più giorni.
Da parte sua la Regione Sardegna ha garantito la "massima disponibilità anche sul piano delle bonifiche con le risorse necessarie e continuerà a fornire il supporto delle strutture regionali per le migliori soluzioni tecniche al problema dei fumi nel Parco di Molentargius e che
, risolta la fase di emergenza si passerà a quella della bonifica. Le tappe prevedono innanzitutto una procedura di caratterizzazione dei suoli che dovrà fornire informazioni sui materiali presenti. Successivamente potrà essere decisa l'eventuale bonifica. La prossima settimana sarà convocato il tavolo tecnico per l'avvio delle procedure una volta conclusa l'emergenza".

patrizia calzolari