Emergenza Nord Africa: le
preoccupazioni dell'ANCI

L'associazione Nazionale dei Comuni Italiani si dice preoccupata per la situazione che verrà a crearsi a partire dal 31 dicembre prossimo quando gli immigrati dovranno lasciare le strutture di accoglienza senza che sia stato nel frattempo predisposto nulla per la loro assistenza

"Siamo molto preoccupati per ciò che sta accadendo a Napoli"'. Ad affermarlo è Graziano Delrio, Presidente dell'ANCI - Associazione nazoinale Comuni Italiani - a seguito dei disordini verificatisi ieri mattina di fronte alla questura di Napoli, sfociati in uno scontro tra polizia e migranti,
Gli immigrati, giunti nel nostro paese nell'ambito della cosiddetta 'emergenza nord Africa', protestavano esasperati a causa della situazione di stallo nella quale si trovano da tempo, in attesa di avere un riconoscimento della loro posizione sul territorio italiano al fine di avviare il proprio percorso di autonomia.

"L'abbiamo detto e continuiamo a segnalarlo con crescente preoccupazione, - ha aggiunto il presidente ANCI  non si possono lasciare migliaia e migliaia di persone senza nessuna certezza per il prossimo futuro e nessuna possibilità di integrarsi e poter quindi iniziare una vita autonoma. Queste persone vivono da mesi e mesi in strutture a bassa soglia, senza nessun servizio che permetta loro di avviare il necessario processo di integrazione sui nostri territori''.

"Col passare delle settimane - fa presente Delrio - vedono avvicinarci il momento in cui dovranno uscire dalle strutture che oggi li accolgono e sanno che nulla è stato predisposto per la loro assistenza dopo il 31 dicembre di quest'anno. Lo abbiamo già detto e a maggior ragione lo ripetiamo oggi: va data attuazione quanto prima ai precisi impegni assunti dal Governo in sede di Conferenza Unificata, garantendo innanzitutto lo stanziamento delle necessarie risorse per il passaggio a strutture della rete SPRAR, (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) perchè sono le uniche che offrono servizi concreti di avvio all'autonomia".

"Non solo: è altrettanto urgente procedere, come concordato, alla definizione di una forma di protezione per quanti ne sono ancora privi. Siamo gia' ampiamente fuori tempo massimo'' ha infine concluso il Presidente Delrio.


red/pc