fonte foto: Regione Emilia Romagna

"Emilia modello di ricostruzione", la visita del presidente Mattarella a cinque anni dal terremoto

Il Capo dello Stato ha portato il suo saluto a Mirandola (MO), ha visitato alcune opere pubbliche e aziende ricostruite e poi si è recato a Pieve di Cento (BO) per l'inaugurazione della Casa della Musica

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa mattina, è arrivato a Mirandola (MO), nel cratere del sisma emiliano del 2012. Mattarella ha partecipato al convegno sui cinque anni dal terremoto che si è tenuto nell'aula magna della scuola "Rita Levi Montalcini". Ad accogliere il Capo dello Stato, il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, il presidente della Provincia Giancarlo Muzzarelli e il sindaco di Mirandola Maino Benatti.

"Guardiamo con fiducia al presente e al futuro, c'è ancora lavoro da fare nei centri storici e sugli edifici pubblici, che rappresentano l'identità dei territori. Ma proprio per questo si tratta di edifici più pazienti: è stato giusto nella ricostruzione dare la precedenza a scuole e imprese". Così il presidente Mattarella si è rivolto alla platea dove tutte le istituzioni e le autorità lo hanno accolto ricordando i cinque anni del sisma emiliano del 29 maggio. "Molti allora avevano timori sulla disgregazione del tessuto sociale e produttivo, oppure sulla fuga dai territori colpiti. La vostra capacità, la vostra volontà ha vanificato queste paure e avviato una ricostruzione di grande successo. È stata un'opera impegnativa, importante, le cui basi certamente risiedono nella cultura di queste zone e nella capacità di reazione del suo tessuto sociale. La cultura del lavoro e dell'impegno trasmessa di generazione in generazione ha reso questi territori capaci di affrontare le difficoltà" ha aggiunto Mattarella in un passaggio del suo intervento. "Questo - ha concluso il presidente - non è un giorno di festeggiamenti, ma di apprezzamenti per il lavoro fatto, ora bisogna continuare. Avete il sostegno di tutta l'Italia in questo impegno, auguri".

Durante il convegno, organizzato dalla Regione, l'architetto Mario Cucinella ha parlato delle esperienze legate alla ricostruzione del patrimonio scolastico emiliano, tra progettazione architettonica e innovazione didattica. La cerimonia è stata aperta dall'inno nazionale eseguito dall'ensemble di trombe "do re mi fa sol la si" della Fondazione scuola di musica C.G. Andreoli.

A seguire, il capo dello Stato ha visitato alcune tra le opere pubbliche ricostruite, accompagnato dall'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi. Poi, ha visitato il Tpm, Technology park for medicine, la biblioteca comunale "Eugenio Garin" e le scuole elementari "Dante Alighieri".


La visita di Mattarella, poi, è proseguita a Pieve di Cento (BO) dove era atteso per l'inaugurazione della Casa della Musica. "Da qui viene un messaggio di fiducia, nella vita e nel futuro.
In questa nostra stagione attraversata da tanti fenomeni negativi ma anche da tanti esempi di generosità - ha detto Mattarella - questo messaggio di fiducia nel futuro, nella ricostruzione realizzata e in corso di completamento e di fiducia nella vita è davvero prezioso. Quella della ricostruzione qui è stata un'azione corale, che ha visto impegnate le istituzioni e la società, le imprese e i lavoratori, cioè l'intera collettività"

La cerimonia per l'inaugurazione della Casa della musica si è aperta col sottofondo di una "Volare" suonata in versione jazz. Insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono arrivati anche l'ex premier Romano Prodi e il commissario per la ricostruzione nel centro Italia Vasco Errani. Tra i presenti anche il presidente regionale di Confindustria Maurizio Marchesini, in rappresentanza delle imprese che hanno contribuito alla raccolta fondi per la Casa della Musica. "Siamo rimasti saldi. Questa esperienza ci ha fortificato ed uniti. Siamo riusciti a mantenere le imprese nei territori" ha detto Marchesini che ha definito la presenza di Mattarella "il più alto riconoscimento". Il commosso sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani ha rivolto un pensiero anche al centro Italia, sottolineando che "si può fare". "Qui - ha detto - abbiamo lavorato tanto e vogliamo continuare a farlo fino a quando l'ultimo cittadino non sarà tornato a casa".

red/mn

(fonte: Dire)