Fonte sito Cri

Entra nel vivo la maxi esercitazione Cri a Olbia

Al centro delle giornate le simulazioni della risposta dei soccorritori a minacce di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare e l'allestimento di presidi sanitari per emergenze di sanità pubblica 

Sarà visitabile dal questo pomeriggio, sabato 3 dicembre, fino a domenica mattina, 4 dicembre, il villaggio che ospiterà un’attività addestrativa della Croce Rossa in Sardegna. La maxi esercitazione nazionale emergenze voluta dalla Croce Rossa Italiana e organizzata nel porto di Olbia, dal 2 al 4 dicembre, simulerà la risposta alle crisi in caso di calamità naturali o antropiche e testerà la capacità di reazione. Un importante test per valutare tempistiche ed efficacia degli interventi. 

Attività
L’esercitazione vede coinvolti oltre 400 Volontari Cri altamente specializzati provenienti dalla Sardegna e da tutta Italia, impegnati in diversi scenari. Al centro le simulazioni della risposta dei soccorritori a minacce CBRN(Chimico, biologico, radiologico e nucleare), l’allestimento, presso il Molo Brin, di presidi sanitari da campo, per le maxi emergenze e di sanità pubblica RSP (Reparto Sanità Pubblica).

Le attività
I due scenari si svolgeranno al porto di Olbia e vedranno l’allestimento di un vero e proprio villaggio che ospiterà un’attività addestrativa in cui i partecipanti dovranno predisporre: un’unità di Maxi Emergenze; la formazione specifica sull’utilizzo dei potabilizzatori e delle idrovore in dotazione alla Cri; diverse attività pratiche con stazioni di CBRN. L’aggiornamento sarà completato da un convegno sulle attività in emergenza, una riunione dei referenti regionali Restoring Family Links (RFL servizio che si occupa di ristabilire i legami familiari interrotti da conflitti armati, calamità naturali o, come più recentemente, dalle migrazioni) e verranno attivati diversi tavoli attinenti le attività della Cri. 

Sfide decuplicate
“Da sempre riteniamo strategica la formazione. Nei contesti emergenziali è fondamentale. Le nostre donne e i nostri uomini – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – lo sanno bene. Questa maxi esercitazione nazionale testimonia il livello di preparazione dei nostri soccorritori, oltre a testare la capacità di risposta della Cri in scenari di crisi ma, soprattutto, è l’occasione per sensibilizzare i nostri connazionali. Negli ultimi anni, infatti, le sfide sono decuplicate nel nostro Paese e in tutto il mondo e i cambiamenti climatici in atto hanno portato alla necessità di rendere più resilienti le nostre comunità. Lo abbiamo visto recentemente nelle Marche e a Ischia. Ringrazio i rappresentanti della Protezione Civile, del Ministero della Salute e dell’Enac che parteciperanno a questa 3 giorni. Solo uniti possiamo davvero fare la differenza ed essere, al meglio, ‘Un’Italia che aiuta’”. “L’attività di soccorso messa in atto nel corso della recente alluvione nelle Marche – spiega Ignazio Schintu, Direttore Operazioni, Emergenze e Soccorsi della Croce Rossa Italiana – testimonia la necessità di una formazione costante e continua per i nostri operatori. La Sardegna è, per molti versi, il teatro ideale per questa esercitazione: un territorio prezioso, delicato e da tutelare. Ringrazio tutte le Istituzioni locali che ci supportano in questo importante test”.

Incontro al termine 
A conclusione dell’esercitazione, nella mattinata di domenica, seguirà un incontro di scambio e confronto tra partecipanti, autorità e Vertici della Croce Rossa sulle sfide che caratterizzano le attività dell’Area OES (Operazioni, Emergenza e Soccorsi CRI) a cui interverranno anche rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Salute, dell’ENAC. 

Red/cb
(Fonte: Cri)