Errani e Curcio in commissione al Senato: "La più grande emergenza degli ultimi 100 anni per numero di danni"

Audizione del Commissario per la ricostruzione e del Capo dipartimento davanti alle commissioni congiunte Ambiente e Lavori Pubblici, sul funzionamento del nuovo codice degli appalti in relazione alla gestione delle emergenze e sul tema della ricostruzione

Quasi in contemporanea con l'approvazione in Senato della legge sulla Protezione civile il capo del Dipartimento della protezione civile,  Fabrizio Curcio e il commissario alla ricostruzione per il terremoto del centro Italia Vasco Errani venivano ascoltati dalle commissioni congiunte Lavori pubblici, comunicazioni e da quella Ambiente, territorio e lavori pubblici, restituendo una serie di considerazioni sul sistema di Protezione civile a partire dal funzionamento del nuovo codice degli appalti in relazione alla gestione delle emergenze. Se "passi avanti" sono stati fatti, per Curcio esistono "alcuni passaggi che possono essere rivisitati e rivisti". In ogni caso "il ricorso alla facoltà di deroga per la gestione degli appalti in emergenza deve essere preservato, anche in via generale in quei contesti che possono essere particolari" ha detto Curcio che, paragonando la situazione del centro Italia oggi con quella del Friuli di 40 anni fa ha poi ricordato come "oggi il problema delle casette non è il codice appalti, ma la determinazione delle aree perché i sindaci, giustamente, chiedono abitazioni in prossimità, non si parla di andare a Rieti. E' stata fatta una gestione più decentrata e friulana di quella dedicata al Friuli stesso". Insomma bene le leggi dello Stato che forniscono una cornice e nessun pretesto dalle emergenze per dichiararne l'inutilità o sconfessarle, ma è giusto mantenere le deroghe per le emergenze.
Un nodo da risolvere sono semmai le capacità di intervento dei singoli comuni, a volte piccolissimi e senza mezzi, che in circostanze eccezionali come quelle create dal terremoto stanno faticando a fare i controlli e le rilevazioni necessarie per individuare le aree sulle quali costruire i nuovi insediamenti post terremoto. D'altro canto, ha spiegato per parte sua il Commissario Errani "siamo di fronte alla più grande emergenza, per dimensione di danni, degli ultimi 100 anni" chiarendo che "qui non si ricostruisce con il cronometro". Tra i primi provvedimenti Errani ha fatto saper che entro 10 giorni sarà pronta una nuova ordinanza per il recupero dei danni nelle abitazioni private. Quanto all'ordinanza sui danni lievi, già emessa, il Commissario ha rassicurato: "Con il nuovo decreto saranno risolti e chiariti alcuni elementi. Abbiamo posto dei limiti agli incarichi dei professionisti e lo rivendico con orgoglio".

Red/fu