Esercitazione 'Squalo 12':
precipita Airbus in mare

Un'esercitazione che ha coinvolto Italia, Francia e Spagna quella avvenuta il 10 ottobre ad Ancona. Denominata "Squalo 12" la simulazione interforze ha immaginato uno scenario in cui un Airbus era precipitato in mare nei pressi di un aeroporto costiero

Due giorni fa, il 10 ottobre, ad Ancona, nel porto turistico di Marina Dorica, si è tenuta un'importante esercitazione internazionale di soccorso per testare il sistema di sicurezza in caso di incidenti aerei ammarati in prossimità di aeroporti costieri.
L'esercitazione, denominata "Squalo 12", è avvenuta nell'ambito dell'accordo S.A.R.MED.OCC. tra Italia, Francia e Spagna, e ha coinvolto circa 200 persone, oltre 40 volontari figuranti e 30 mezzi navali ed aerei.

In base all'accordo S.A.R.MED.OCC. i Paesi, insieme ad altri del Mediterraneo che partecipano come osservatori (Portogallo, Montenegro, Turchia e Marocco), si addestrano annualmente turnando la nazione in cui fare l'esercitazione.
Per quanto riguarda l'Italia, dopo Catania e Reggio Calabria, è stata coinvolta Ancona perchè sede di uno dei venti aeroporti costieri.

La simulazione ha messo in moto il sistema di Protezione Civile delle Marche dopo il profilarsi di uno scenario particolarmente drammatico, ossia un "Airbus 320" con a bordo 165 passeggeri e 5 persone dell'equipaggio precipitato nelle acque al largo del Monte Conero. Nella simulazione la caduta dellaereo sarebbe avvenuta in seguito ad un'avaria al motore che avrebbe costretto il pilota ad un ammaraggio d'emergenza alcuni minuti dopo il decollo dall'Aeroporto ''Raffaello Sanzio'' di Falconara.

Elicotteri, motovedette e ambulanza a sirene spiegate hanno simulato le operazioni di recupero in mare di naufraghi e lo sbarco di feriti in banchina con il successivo trasbordo nelle postazioni mediche avanzate e l'assistenza a feriti e familiari. In caso di emergenza, sarebbe immediata l'istituzione del Comitato Operativo Regionale, chiamato a coordinare le operazioni di soccorso, assistenza sanitaria, supporto alla viabilità, trasporto dei materiali necessari, predisposizione delle telecomunicazioni e previsioni metereologiche. In accordo con la Prefettura, tramite la Sala Operativa Unificata permanente del dipartimento regionale della Protezione Civile verrebbe poi attivata la Sala Operativa Integrata di Ancona e garantito il collegamento con il 118, Vigili del Fuoco, Forze di polizia, Anpas e Croce Rossa, Ares e Sipen Marche.


Redazione/sm