fonte immagine: INGV

Fontane di lava ed esplosioni: l'Etna torna a dare spettacolo

Sono immagini davvero spettacolari quelle offerte dall'eruzione dell'Etna: il vulcano non finisce mai di stupire. L'eruzione è concentrata nella zona superiore e non costituisce un pericolo né per le cose né per le persone

Dalle 18.00 (ora locale) di ieri, 27 febbraio, l'attività stromboliana dell'Etna al nuovo cratere di sud-est (NCSE), iniziata lo scorso 23 gennaio, si è gradualmente intensificata, generando una colata lavica che, dopo aver rapidamente raggiunto la base del cono si è lentamente diretta verso Sud-Ovest, in direzione di Monte Frumento Supino. Il fronte di quest'ultima è attualmente a circa quota 2850 m s.l.m.
E' quanto rende noto l'INGV in una comunicazione diffusa oggi:
"All'attività stromboliana - si legge nella nota INGV -  si associa tuttora una emissione di cenere dal NCSE, che viene dispersa dai venti in direzione dei quadranti orientali. Sugli abitati di Zafferana e Linguaglossa è stata segnalata una modesta ricaduta di cenere".
"Per quanto concerne il tremore vulcanico - prosegue INGV - dopo il repentino incremento della sua ampiezza media, iniziato alle 18.00 di ieri, questa si è grossomodo stabilizzata su valori elevati dalle 20.00 in poi, registrando i massimi tra le 23.00 di ieri e le 01.00 di oggi. Dalle prime ore di questa mattina, l'ampiezza media del tremore vulcanico, pur mantenendosi su valori elevati, ha mostrato modeste fluttuazioni.
"
Le deformazioni del suolo  acquisite dalle stazioni GPS ad alta frequenza di campionamento, e i segnali clinometrici, non mostrano variazioni significative associate all'intensificarsi dell'attività eruttiva", conclude INGV.

red/pc