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Frana Ischia, sopralluogo di Curcio: "Fare in fretta e in sicurezza"

Dare risposte agli sfollati e in dieci giorni avere in mano un primo piano operativo per l'eliminazione dei rischi, questi gli obiettivi di Curcio e Legnini

Dopo la delicata fase di recupero delle vittime ed evacuazione degli abitanti dalla zona rossa deve iniziare una nuova fase, quella che prevede lo studio del fenomeno e come eliminare i rischi legati al dissesto idrogeologico. La parola d'ordine in questo frangente per il Capo del Dipartimento di protezione Civile, Fabrizio Curcio è "fare in fretta ma fare in sicurezza". Intanto stamattina, venerdì 9 dicembre, dalla Protezione Civile della Campania arriva l'avviso di allerta meteo con livello di criticità idrogeologica di colore Arancione per piogge e temporali anche intensi su Ischia e le zone 1 e 3 (Napoli, Isole, Area Vesuviana, Piana Campana; Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini). L'avviso è valido dalle ore 23.59 di oggi, venerdì 9 dicembre, fino alle 23.59 di sabato 10 dicembre.


Fare in fretta ma in sicurezza
"Il nostro obiettivo è quello di fare in fretta, ma fare in fretta significa fare anche bene, perché c'è la tutela delle persone". Sono le partole di Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento di Protezione Civile durante il sopralluogo sull'isola colpita dall'evento estremo che lo scorso 26 novembre ha ucciso dodici persone avvenuto ieri, giovedì 8 dicembre. "La fretta", spiega Curcio è data dalla volontà di dare risposte alle persone sfollate, residenti nelle abitazioni di Casamicciola ancora considerate a rischio e che vengono sottoposte in questi giorni a nuove verifiche. 

Dare risposte
"Assicuriamo, e la giornata di lavoro di oggi lo testimonia, che per noi il tema di dare una risposta al cittadino è prioritario. Ma - ha sottolineato Curcio - questo tema dev'essere messo in linea con la sicurezza del cittadino. Facciamo anche appello alla sensibilità delle persone che stanno fuori casa; essere fuori casa è sempre difficile, drammatico, complicato, conosciamo anche le ansie che ognuno di noi ha, capiamo perfettamente che significa essere mandati fuori dalla propria abitazione. Quindi dobbiamo fare in fretta ma dobbiamo fare in sicurezza".

Obiettivi e tempistiche
"In dieci giorni daremo il quadro definitivo dei rischi, sulla base di acquisizioni scientifiche più avanzate, e della destinazione alloggiativa dei cittadini, sul rientro o non rientro" ha detto Giovanni Legnini, commissario per l'emergenza a Ischia, in un punto stampa tenuto ieri, giovedì 8 dicembre, insieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. "Le analisi e gli studi sono in via di elaborazione - ha aggiunto Legnini - poi questo sarà il tempo utile anche per fare il primo piano operativo per l'eliminazione dei rischi. La parola d'ordine è sicurezza, garantire la sicurezza ai cittadini e il minor disagio possibile ai cittadini. Stiamo procedendo ora dopo ora". 

Il peggioramento meteo
"Stiamo entrando nel pieno dell'inverno, quindi avremo fenomeni di maltempo che si susseguiranno. Questo studio ci permetterà di avere la consapevolezza delle procedure da mettere in piedi" ha spiegato Fabrizio Curcio parlando delle verifiche e delle analisi sul rischio idrogeologico in corso sull'isola. "La preoccupazione c'è ma dobbiamo occuparcene prima. È evidente - ha aggiunto Curcio - che ogni evento meteorologico di questo tipo aumenta il rischio, per questo va approfondita la conoscenza scientifica di come sono messi certi versanti, che percentuale di acqua hanno questi versanti, che tipologia di interventi si possono fare, magari mettere delle soglie pluviometriche per fare attività preventive. È uno studio che stanno facendo i centri di competenza, le università, che forniranno questi studi poi alle strutture, al commissario Legnini, al commissario prefettizio e a ognuno di noi che nella catena svolge il proprio ruolo per prendere le decisioni migliori". 

Fenomeno complesso
La frana di Casamicciola dello scorso 26 novembre "si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente, non è un evento che si può analizzare da solo ma va inserito in questo quadro più complesso" ha aggiunto Curcio. "È un evento drammatico e difficile, ora sono terminate le operazioni di soccorso tecnico urgente, quelle che sono alla base di ogni tragedia in cui c'è la ricerca di dispersi, quella fase triste drammatica complicata si è chiusa e adesso c'è la fase successiva, che è la fase di presa di conoscenza dello scenario. Avviene in tutte le attività emergenziali, ovviamente qui c'è una complicazione perché ciò che è avvenuto si inserisce in un quadro di dissesto idrogeologico e di ricostruzione preesistente".

Nuova ordinanza
"Oggi siamo qui ma abbiamo seguito fin dall'inizio, che io sia qui fisicamente è incidentale, siamo qui per testimoniare che non ci fermiamo un secondo e anche oggi abbiamo messo in fila le priorità che sono note. Il Coc e il Ccs non si sono mai fermati, il commissario è qui dalla sua nomina. Oggi abbiamo previsto insieme alcuni percorsi, è stata emanata la prima ordinanza, stiamo lavorando sulla seconda e credo che le priorità siano sempre quelle: il cittadino al centro e come rendere più celeri le procedure per avere il quadro della situazione". "Il tema non è l'agibilità del singolo edificio ma avere il quadro di un evento non solo importante, ma che scientificamente ha bisogno di essere approfondito", ha aggiunto Curcio.  

red/cb
(Fontre: Adnkronos)